Roma, irregolarità nei canapa-shop: valori oltre i limiti ed etichettatura scorretta. Sequestrati 70 chili di sostanze

I risultati dei controlli nell’ultimo semestre del 2023: le autorità hanno chiuso cinque negozi

Cinque attività chiuse, 70 chili di sostanze sequestrate e decine di migliaia di euro di multa. Nell’ultimo semestre del 2023 la Prefettura di Roma ha disposto una stretta sui canapa-shop e la Guardia di finanza, insieme all’agenzia delle dogane, ha rilevato numerose irregolarità durante i controlli riguardo alla conformità dei prodotti. Polizia e carabinieri hanno eseguito i controlli su 30 negozi autorizzati a vendere cannabis light, e in 25 di questi ha riscontrato anomalie. I problemi principali riguardano l’errata etichettatura, o l’assenza di una corretta autorizzazione al confezionamento. In cinque casi, le irregolarità erano così gravi che le autorità hanno chiesto la chiusura delle attività. L’Autorità per le dogane e i monopoli ha anche disposto analisi in laboratorio sulle sostanze in vendita, dalle quali sono emerse ulteriori criticità. Nello specifico, alcune sostanze chimiche presenti nella tabella degli stupefacenti avevano dei valori superiori a quelli massimi consentiti dalla legge. Su alcuni prodotti liquidi e da inalare poi mancava il contrassegno del monopolio, portando alla denuncia di contrabbando per sei canapa shop e a una multa di 10mila euro. In tutto agenti e militari hanno sequestrato 70 chili di sostanze, privi della corretta documentazione o con altre irregolarità, e sanzionato oltre 27mila euro di multe. Durante uno dei controlli è anche stata scoperta una coltivazione abusiva di 44 piante di canapa.


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