Cannabis light, il Tar conferma la sospensione del decreto: «I prodotti a uso orale con Cbd possono essere venduti»

Gli articoli a base di Cbd potranno essere commercializzate fino alla prima udienza di merito del prossimo 16 gennaio: «Non sono motivati i pericoli di una possibile dipendenza da cannabidiolo»

Fino alla prima udienza di merito del prossimo 16 gennaio 2024, rimangono sospesi gli effetti del decreto del governo Meloni che prevede l’inserimento nella tabella dei medicinali contenenti stupefacenti dei prodotti a base di cannabinoidi (Cbd) per uso orale, vietandone la vendita. In camera di Consiglio, il Tar del Lazio ha confermato la sua decisione di inizio ottobre con la quale aveva temporaneamente bloccato la norma. I prodotti orali contenenti cannabis light potranno quindi continuare a essere commercializzati, fino a un pronunciamento definitivo e al parere dell’Istituto superiore di sanità. I giudici hanno così accolto la richiesta del gruppo Imprenditori Canapa Italia – Ici – che ha impugnato il decreto. Nelle motivazioni, il tribunale amministrativo ha spiegato che «la motivazione appare priva della richiesta integrazione istruttoria e non sufficientemente chiara in ordine al dirimente profilo degli “accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica”». Il Tar si impegna poi, con la sospensione, a fissare a breve un giudizio nel merito «in ragione della rilevanza della questione alla prima udienza pubblica disponibile da calendario della sezione». L’udenza pubblica è stata fissata per il 16 gennaio.


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