Moto e scooter da 125 cc in autostrada e tangenziale: l’ok all’emendamento al Codice della Strada

La novità prevede alcune limitazioni. Per esempio il conducente dovrà essere maggiorenne e munito di patente A, B o di categoria superiore

Moto e scooter di 125 cc potranno andare in autostrada e in tangenziale. Lo prevede un emendamento al disegno di legge sulla riforma del Codice della Strada, che dà il permesso di circolazione in tutte le arterie a scorrimento veloce. Come gli altri paesi europei. Il Messaggero spiega oggi che la novità prevede alcune limitazioni. Per esempio il conducente dovrà essere maggiorenne e munito di patente A, B o di categoria superiore. Oppure avere da almeno due anni la patente A1 o a A2. Secondo il governo la scelta è stata fatta «considerato che il 60% dei 125 cc in circolazione sulle nostre strade ha una potenza pari o addirittura superiore ai modelli compresi tra i 150 e i 200 cc».


Le nuove regole

L’emendamento va a modificare l’articolo 175 comma 2 del codice della strada, che consente la circolazione solo ai veicoli da 150 cc in su. E ad oggi prevede una multa da 42 a 173 euro per i trasgressori, oltre all’obbligo di abbandonare l’autostrada e alla penalizzazione di due punti della patente. «Si tratta di un intervento di buonsenso atteso da anni, che allinea il nostro Paese al resto dell’Europa e che, a parità di prestazioni, semplifica la vita a famiglie e utenti delle due ruote. Ora avanti tutta con l’approvazione finale in Parlamento per sanare un’anomalia tutta italiana», ha fatto sapere il partito di Matteo Salvini. Positiva anche la reazione dei produttori. Il testo avrà anche un inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza e l’obbligo di alcolock, ovvero il dispositivo che impedisce l’accensione dell’auto se il tasso alcolemico non è a zero. Chi è positivo al test rapido sulla droga subirà la revoca della patente e il bando per tre anni.


Leggi anche: