Europee, la mamma di Giovanbattista Cutolo: «Se me lo chiedessero, direi sì a una candidatura»

Dichiarazioni che arrivano dopo alcune indiscrezioni secondo cui FdI starebbe prendendo in considerazione Daniela Di Maggio

La storia di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso da tre colpi di pistola esplosi da un 16enne a Napoli dopo una lite in un parcheggio ha fatto commuovere l’Italia dopo che la mamma del ragazzo, Daniela Di Maggio, è salita sul palco dell’Ariston per raccontarla in una lettera. Un momento toccante, che oltre a far riflettere ha aperto uno spiraglio per un possibile ingresso della donna in politica. «La politica è una cosa complessa, nessuno finora mi ha chiesto di candidarmi . – ha dichiarato all’Adnkronos -. FdI mi vorrebbe in lista per le europee? Se sapessi che, andando in Europa, con il mio impegno potrei riuscire a incidere per cambiare leggi assurde che danneggiano l’agricoltura italiana, il Made in Italy, la sanità, direi di sì a una candidatura. Correrei».


L’incontro con Meloni

Dichiarazioni che arrivano a margine di alcune indiscrezioni secondo cui il partito di Giorgia Meloni l’avrebbe presa in considerazione per le liste da presentare in occasione delle elezioni europee di giugno. Di Maggio tra l’altro ha già incontrato la premier, che l’ha ricevuta a Palazzo Chigi lo scorso ottobre: «Quando l’ho incontrata, per prima cosa l’ho chiamata presidente. Poi le ho detto: ti chiamo Giorgia, perché devi empatizzare con me… Cosa avresti fatto, da madre, al posto mio? Gli occhi le si sono riempiti di lacrime. Così le ho chiesto una mano: bisogna fare qualcosa per mio figlio e per tutti i ragazzi che restano a Napoli. Da lì si è messa in moto la macchina. Al funerale di Giogiò c’erano tutti i colori della politica». La donna spende parole positive anche per Matteo Salvini, definendolo «molto caloroso». E parlando di Piantedosi afferma: «L’ho apprezzato per la sua umanità. Sembrava di parlare con un fratello».


«Sto già facendo politica senza saperlo»

«Sarei la portavoce di Napoli e dell’Italia», ha commentato Di Maggio. Che specifica tuttavia di non aver ricevuto alcuna offerta, al momento: «Sono pur sempre la mamma di un musicista ucciso. Finora ho trovato persone molto umane che hanno avuto la delicatezza di non chiedermi una cosa del genere». Tuttavia, aggiunge, «io sto già facendo politica senza saperlo, mi sto impegnando come ‘civica’ per cambiare, per esempio, la legge Gozzini, cioè quella che ti fa uscire un Salvatore Parolisi da galera in poco tempo». Ma al momento «la mia azione politica in questo periodo è involontaria, viene spinta dal male che ho nell’anima e che mi esorta a cercare giustizia».

Un altro tema che ritiene centrale è quello dei minori: «È assurdo che io debba iniziare un processo in cui non mi posso costituire parte civile. Il ragazzo che ha ucciso mio figlio era già a piede libero con messa alla prova. Era una persona dedita al male. Si è ritrovato a piede libero per una legge beffa: non si può mettere alla prova un criminale così. Se non avessi fatto togliere la messa alla prova a Ostellari, probabilmente l’avvocato dell’assassino di mio figlio l’avrebbe chiesta. E poi non sai di fronte a quale giudice ti trovi…».

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