Sanremo, Elena Cecchettin durissima contro l’esibizione di Mare fuori: «Che c’entrano le parole d’amore con la violenza?»

Durante la seconda serata la lettura di un testo sulle parole dell’amore da parte del cast della fiction Rai

Le parole di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la studentessa veneziana di 22 anni uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, l’11 novembre scorso, arrivano dure e forse inaspettate. Elena utilizza le frasi della scrittrice Carlotta Vagnoli per criticare la decisione di Amadeus di far leggere agli attori di Mare Fuori uno scritto di Matteo Bussola contro la violenza di genere, durante la seconda serata, martedì scorso. Secondo Cecchettin, «Le frasi ascoltate martedì su quel palco sono roba da Baci Perugina. E soprattutto sono frasi sull’amore. Ma l’amore non ha niente a che vedere con la violenza maschile». Nel suo post su Instagram, Elena aggiunge: «Di un siparietto intriso di pinkwashing le vittime di femminicidio e 13 sopravvissute se ne fanno poco, sul serio non si poteva fare di meglio?».


La scelta dell’Ariston di portare sul palco le parole di Matteo Bussola è stata fortemente criticata sui social da vari esponenti del movimento femminista, tra cui Carlotta Vagnoli, il cui profilo ha ottenuto un grande seguito. Vagnoli ha espresso il suo dissenso nei confronti delle «nuove regole dell’amore» presentate sul palco di Sanremo come parte di una promozione che sembra essere un tentativo di pinkwashing di Mare Fuori. Secondo l’autrice, queste parole rappresentano un concentrato di privilegio maschile e non affrontano le questioni cruciali come il patriarcato, la cultura dello stupro, la violenza maschile contro le donne, il privilegio e la mascolinità tossica. Vagnoli ritiene che far scrivere un pezzo del genere a un uomo sia il punto più ridicolo della serata.


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