Paolo Pasqualini sbranato dai rottweiler nel bosco di Manziana: «È stato orribile, si sentivano le urla»

Indaga la procura di Civitavecchia. L’ipotesi di reato è omicidio colposo

Si chiamava Paolo Pasqualini l’uomo sbranato da tre rottweiler nei pressi del bosco Macchia Grande di Manziana vicino Roma. Il corpo è stato trovato nei pressi di via Poggio della Torre alle ore 8,30 di domenica 11 febbraio. I morsi degli animali gli avevano provocato diverse lesioni: l’arrivo dei soccorsi non è servito. I cani sono stati catturati nel parco subito dopo e portati al centro cinofilo del lago, a Bracciano. Pasqualini era andato a correre, come faceva tutte le mattine. Quando i tre cani lo hanno aggredito ha provato a difendersi. Poi anche a chiedere aiuto. Ma invano. «Ho sentito le urla disperate di quell’uomo, è stato orribile. Ho provato a intervenire ma hanno aggredito anche me», ha detto l’allevatore ai carabinieri di Bracciano.


La villa vicino al parco

I tre cani si trovavano in una villa vicino al parco, abitata da un 42enne e fino a poco tempo fa con l’ex moglie. La donna era in casa ma non si sarebbe accorta della fuga. «Sono cani da guardia, ma non sono mai stati aggressivi. Non so come sia potuto succedere», ha fatto sapere il proprietario. Il Corriere della Sera ha diffuso le iniziali del proprietario, che sono P.P. Si tratta proprio di un appassionato di rottweiler che risiede nel viterbese. L’ex moglie G.M. è invece la proprietaria del terreno da cui sono usciti i cani. Forse da un buco della recinzione. Per loro potrebbe scattare l’accusa di omicidio colposo in concorso, nel caso che la procura di Civitavecchia non ritenga idonee le loro misure per evitare la fuga degli animali. «Non ero qui, non so come siano scappati i miei rottweiler. Una domenica terribile. Ho dei bambini piccoli», ha detto invece Patrizio P. a Repubblica.


Il proprietario

Il proprietario non ha saputo spiegare perché gli animali si trovassero nel bosco. Priscilla Pasqualini, la sorella di Paolo, ha spiegato perché l’uomo non aveva i documenti dietro: «Era sceso da casa per fare una passeggiata veloce perché aveva avuto un’infiammazione al nervo sciatico e il medico gli aveva detto di andare piano. Mi ha salutato e poi non l’ho più visto. Si era iscritto a Scienze motorie, era stanco di lavorare come caporeparto a Esselunga. Mio fratello voleva cambiare vita». Due veterinari della Asl Roma 4 sono intervenuti a supporto delle forze dell’ordine per recuperare e intercettare i tre cani che erano scappati da casa e si erano diretti al parco cittadino. Gli animali sono stati sedati.

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