Le accuse di sessismo al sindacalista del Teatro di Roma: «Nessuno mi ha mai denunciato»

La replica di Sandro Pasquini: ci chiamano fascisti? Portino le prove

Il segretario nazionale del sindacato autonomo Confsal Libersind Sandro Pasquini è stato accusato da alcuni lavoratori e lavoratrici del teatro di Roma di sessismo. Attrici, registe e produttrice oltre a dipendenti della Fondazione hanno segnalato casi di mobbing, saluti romani ed atteggiamenti denigratori. Lui ha querelato per diffamazione. E oggi si difende in un’intervista all’edizione romana di Repubblica: «Noi siamo liberi e autonomi. Noi abbiamo fatto comunicati con la scritta “Hasta la victoria siempre” e ora ci danno dei fascisti. Parlano di saluti con il braccio teso, ci portino le prove, chiedano ai magistrati di verificare», dice Pasquini ad Andrea Ossino. «Siamo vittime di quattro persone che nel tentativo di colpire il rappresentante del teatro di Roma hanno colpito un’organizzazione sindacale. Dicono che denunciano da sempre questi comportamenti ma non c’è mai stata una denuncia. L’unica querela l’abbiamo fatta noi a chi ci ha diffamato», aggiunge. E sul procedimento in cui è accusato di prendere bustarelle replica: «Sono innocente fino a sentenza definitiva. L’Antimafia ha strumentalizzato le intercettazioni. Sbatti il mostro in prima pagina perché fa comodo». Infine, nega anche «di aver cosparso di feci i mezzi altrui».


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