Renzi contro tutti: «Mi candido in tutte le circoscrizioni alle Europee, a Firenze alternativi a Pd ed M5s». Gelo sul dialogo con +Europa – Video

Frenata sull’accordo con Bonino che sembrava (quasi) fatto. E nessuna trattativa anche a Firenze con il Pd

Matteo Renzi, che appena sabato scorso si era detto disponibile ad un passo indietro se si fosse concretizzato un progetto elettorale condivisibile «per gli stati uniti d’Europa», (leggi nel corso dell’iniziativa di Riccardo Magi e Emma Bonino di +Europa che da tempo lavorano ad una lista unitaria del Terzo polo), ieri con la sua newsletter e oggi, 29 febbraio, a Milano, annuncia di aver cambiato idea. Ribadendo, come già fatto a inizio mese, che si candiderà in tutte le circoscrizioni: «Mi candido in tutte le circoscrizioni. Ho un grande vantaggio, alle europee non ho bisogno di prendere il 40%. Il mio 40% stavolta ha una virgola in mezzo, è il 4,0%», ha detto nel corso dell’iniziativa de Il Giornale “100 giorni alle Europee”: «Agli elettori di destra e anche del Pd dico: in questa elezione europee volete mandare in Europa una classe dirigente di raccomandati e pistoleri o uno che non avrà il miglior carattere del mondo ma qualcosa sulle imprese e sulle tasse ha dimostrato di saper fare?» ha aggiunto, sottolineando che «lo slogan è: stavolta Renzi. A quelli che mi hanno votato nel 2014, dico: potete votarmi ogni 10 anni… la prossima volta ve lo richiedo nel 2034». Poi «se volete votare la Schlein fate pure ma io non cambio idea su Giuseppe Conte che ho mandato a casa. Vogliamo mandare in Europa quelli di Conte o uno che, stavolta, può fare la differenza in Europa?». L’alleanza europea a cui pensa Renzi “deve tenere insieme la maggioranza Ursula. Meloni è molto amica di Von der Leyen. Ma il tema della Meloni sono i suoi in Italia, i suoi in Spagna, i suoi in Polonia, i suoi in Francia – ha continuato – sui test psicologici ai magistrati ci siamo, sull’abuso di ufficio ci siamo, se Meloni fa l’elezione diretta del premer vera ci siamo. Ma se Meloni mi manda il cognato a fare pasticci sull’agricoltura con l’altro che spara a Biella… ». La prima iniziativa pubblica, ha concluso, sarà domani a Londra.


Il dialogo con +Europa

ANSA/CLAUDIO PERI

Una scelta, quella di Renzi, che potrebbe rendere più complicata l’alleanza con +Europa che invece fino a pochi giorni fa sembrava fattibile. Se l’ex premier presenterà anche un suo simbolo sarà difficile per Bonino, Magi e gli altri gruppi che lavoravano a chiudere un’intesa, contare sul suo ruolo. Diventerebbe più fattibile lo stringersi dell’alleanza con Carlo Calenda che nei giorni scorsi si è detto più disponibile, nonostante la freddezza iniziale sul progetto di +Europa (oggi, ad un’iniziativa sui temi da portare in campagna elettorale . Domani +Europa dovrebbe tenere la propria direzione e decidere sul da farsi, in ogni caso la scelta andrà fatta prima della Leopolda, che apre il prossimo 8 marzo. Intanto, Renzi dice di voler interrompere le trattative – in realtà avviate da tempo – anche su Firenze. Nessuna discussione, si va dritti sulla candidata Stefania Saccardi: «Saremo alternativi allo schieramento Pd-M5s».


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