Gabriele Gravina e il dossieraggio: la procura di Roma indaga per appropriazione indebita e riciclaggio

L’inchiesta ipotizza possibili attività illecite da parte del presidente della Figc

Sono appropriazione indebita e riciclaggio le ipotesi di reato su cui sta procedendo la procura di Roma nel fascicolo di indagine avviato alcuni mesi fa in seguito a una segnalazione della Direzione Nazionale Antimafia. A darne notizia è il Corriere della Sera. L’inchiesta ipotizza possibili attività illecite da parte di Gabriele Gravina, presidente della Figc. Il focus dell’indagine riguarda presunte irregolarità nell’assegnazione del bando del 2018 per il canale tematico della Lega Pro di calcio alla Isg Ginko, e un’operazione di compravendita andata in fumo di una collezione di libri antichi, di cui è coinvolto l’attuale presidente della Federazione Giuoco Calcio. Al momento, però, non risultati indagati all’interno del fascicolo.


L’inchiesta

Gabriele Gravina è già stato ascoltato come testimone nell’indagine a Perugia, in cui figura come parte lesa. Si tratta, infatti, del caso in cui sono indagati per abuso d’ufficio e falso il finanziere Pasquale Striano e il pm della Dna, Antonio Laudati. Secondo l’accusa dei pm umbri, Striano avrebbe ottenuto informazioni privilegiate, una soffiata, sull’affidamento dell’appalto della Lega Pro e poi avrebbe cercato ulteriori dettagli su Gravina. Infine, «d’accordo con Laudati, prepara un’informativa per i magistrati sostenendo di averli ricevuti come elementi informativi provenienti dalla Procura di Salerno e da quest’ultima acquisiti nell’ambito di proprie attività investigative».


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