Incidente all’audizione Antimafia, il microfono aperto tradisce un parlamentare: i gemiti imbarazzano Cantone – Il video

Il procuratore di Perugia era in Commissione per spiegare l’inchiesta sul dossieraggio

Nelle quasi tre ore di audizione di Raffaele Cantone alla Commissione parlamentare Antimafia non sono mancati i colpi di scena. Il procuratore capo di Perugia ha spiegato l’inchiesta sul presunto dossieraggio su politici e persone famose, reso possibile da migliaia di accessi alle banche dati della Guardia di finanza da un luogotenente delle Fiamme Gialle, Pasquale Striano. I numeri presentati dal magistrato sono molto più alti di quelli circolati negli ultimi giorni, quando si parlava di 800 accessi sotto lo scrutinio dei pm: «Dall’1 gennaio 2019 al 24 novembre 2022 Striano avrebbe avuto acceso a oltre 10mila Sos – Segnalazioni di operazioni sospette -, anche se il numero attualmente verificato è 4.124 Sos». Ma l’audizione è stata interrotta per un alcuni secondi da un episodio inatteso. Oltre ai presenti all’audizione, in collegamento da remoto erano molte le persone a seguire la diretta. Durante l’intervento di Andrea Orlando si sono sentiti distintamente due gemiti, provenienti dal microfono tenuto incautamente acceso da uno dei parlamentari collegati da casa. L’imbarazzo è stato rotto quasi subito da qualche risata e dall’intervento di Orlando: «Stiamo forse interrompendo qualcosa di importante». È stata la presidente della Commissione Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia, a chiarire quanto accaduto: «Mi prendo la responsabilità di dire che quanto sta girando sull’audizione di oggi è falso. Dalla mia postazione vedo lo schermo e non si tratta di quanto viene riportato. Si tratta di un commissario che seppur malato continua lodevolmente a seguire i lavori dell’antimafia. Auspico che ora si torni a parlare solo dei gravi contenuti emersi nelle audizioni».


Leggi anche: