Non solo Jorit. A Sochi e Mosca passerella da star anche per Ornella Muti e Naike Rivelli: «Noi filo-Putin? Il Paese in guerra è l’Italia» – Il video

All’icona del cinema italiano dedicato un murale dello street artist napoletano. E la figlia sfila alla Settimana della Moda di Mosca

Non c’era Jorit ieri a Sochi, località russa sul Mar Nero molto cara a Vladimir Putin. Lo street artist di Quarto, al secolo Ciro Cerullo, ha incontrato il presidente russo in persona nel corso del Forum internazionale della gioventù, con tanto di foto a immortalare lo “storico” abbraccio e coda di aspre polemiche in Italia. Oltre che per partecipare al Forum, però, Jorit era a Sochi anche – e forse principalmente – per un’altra ragione più direttamente legata alla sua attività professionale: l’inaugurazione di un grande murale sulla facciata di un palazzo della città. Soggetto raffigurato, con lo stile inequivocabile dell’artista: Ornella Muti, l’icona del cinema italiano, oggi 69enne (dopodomani, per l’esattezza), molto amata anche in Russia. «Quando ho pensato a un modo per fare avvicinare l’Italia e la Russia, ho pensato alla grande attrice Ornella Muti», ha detto Jorit ai media russi a margine dell’inaugurazione, nel quadro di un festival di arte di strada che ha visto la partecipazione di 25 artisti da 11 Paesi. All’inaugurazione c’era anche la stessa Muti, e con lei la figlia, l’attrice Naike Rivelli, che nei giorni precedenti ha partecipato anche alla Settimana della moda di Mosca, sfilando anche in passerella. Tutto alla luce del sole, documentato su Instagram con foto, video, stories e sorrisi smaglianti. Possibile fare un simile regalo all’establishment moscovita, mentre i missili continuano a piovere quotidianamente sull’Ucraina (lambendo nelle stesse ore Volodymyr Zelensky), l’ultimo oppositore Alexei Navalny è stato fatto morire in una colonia penale siberiana e Putin si appresta a ricevere un nuovo plebiscito popolare in un’elezione-farsa?


Difesa d’ufficio

La risposta ha tentato di darla su Instagram oggi Rivelli. Prima con un post in cui a corredo di una foto volava tutto sommato basso: «Non siamo venite (sic) per ragioni politiche. Siamo venute per sostenere le donne e i nostri fans, mamma lo fa dai tempi del comunismo, quando venne per girare da giovanissima i suoi primi film, in tempi terrificanti qui. L’arte é sempre stata neutra – spiega ancora la figlia di Ornella Muti – perché serve per rincuorare e dare speranza, amore e cultura a tutti coloro che ne hanno bisogno. Specialmente in tempi difficili. C’è molta gratitudine tra la gente del popolo per la nostra presenza. Siamo venute per la moda ecosostenibile delle donne e il World Youth Forum per sostenere le giovani promesse che sono arrivate qui da tutto il mondo». Arte, moda, cultura, niente politica, la versione insomma di Rivelli. Che con ogni probabilità si stava imbarcando in quel momento sul primo volo di rientro verso l’Italia. All’atterraggio nell’aeroporto di scalo però, in Turchia, l’attrice 49enne ha sentito il bisogno di “raddoppiare” le sue precisazioni, questa volta con un video. In cui il coté politico della missione sua e della madre l’ha affrontato eccome, replicando alle «cattiverie» lette nei commenti: «Vorrei ricordare a tutti una cosa ragazzi: l’Italia non è pro-pace in questo momento, anzi: sta a fa’ una guerra insieme ad altri Paesi». Riferimento al sostegno militare dato dal nostro Paese, insieme a tutti gli altri della Nato, all’Ucraina? O forse allo scenario mediorientale? L’attrice lascia il beneficio del dubbio: «Noi siamo pro-pace e lo andiamo a dire in ogni Paese dove andiamo, dall’Italia alla Russia. E specialmente in questo momento mi riferirei all’Israele (sic) e alla Palestina, dove serve pace». Nel post di accompagnamento, Rivelli ha infine ricordato come la sua famiglia abbia radici russe: «Vorrei ricordare a tutti che noi siamo metà russe da parte di mia nonna Ilse Renata Krause, e metà Napoletane da parte di mio nonno Mario Rivelli. Andiamo in Russia da sempre. Da quando sono nata e mamma anche prima della mia nascita. Abbiamo famiglia, parenti e molti molti amici lì da sempre». Anche al Cremlino?


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