Molinari contestato a Napoli, Lollobrigida: «La tolleranza verso questi episodi ha portato al terrorismo»

Il ministro dell’Agricoltura ha commentato il rinvio forzato dell’incontro del direttore di Repubblica all’università Federico II

«La tolleranza del passato verso questi episodi ha poi portato al terrorismo e al suo rafforzamento fino all’episodio di Aldo Moro». Da Matelica, in provincia di Macerata, a margine dell’inaugurazione di una mostra dedicata a Enrico Mattei, il ministro Francesco Lollobrigida ha commentato quanto accaduto ieri all’università Federico II di Napoli. Un gruppo di studenti ha protestato per la presenza del direttore del quotidiano la Repubblica Maurizio Molinari, criticando il modo in cui il suo giornale sta coprendo le notizie sulla Striscia di Gaza. Il collettivo Rete Studentesca per la Palestina ha impedito che il giornalista prendesse parte all’incontro, così è stato Molinari stesso a rinunciare all’evento, spiegando poi le sue ragioni sul sito del quotidiano. Secondo il ministro, «al direttore Molinari è stato impedito di parlare all’interno di un’università, che per definizione dovrebbe essere il luogo del confronto e della libertà. Purtroppo è accaduto tante altre volte e accade quando c’è un orientamento diverso dagli squadristi rossi dei centri sociali». Lollobrigida fa un parallelismo con il rapimento – e poi l’uccisione – di Aldo Moro, del quale ricorrono oggi 16 marzo i 46 anni: «Il sequestro Aldo Moro fu uno degli episodi più gravi della nostra storia, ma risvegliò le coscienze. Il rapimento Moro cambiò la prospettiva e l’approccio ad alcune dinamiche, fece comprendere che il terrorismo colpiva lo Stato e che tutti dovevano creare anticorpi saldi per il sistema democratico. Con il suo sacrificio, creò un allarme democratico talmente ampio che ci permise di sconfiggere quel fenomeno brutale che è l’eversione e il terrorismo».


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