Bari, Piantedosi nomina una commissione per valutare infiltrazioni mafiose. Il sindaco Decaro: «È un atto di guerra contro la città»

Lo sfogo sui social del primo cittadino dopo la telefonata con il ministro: «Il tutto a ridosso delle elezioni. Non starò zitto, fosse l’ultimo atto della mia esperienza politica»

«Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari». Inizia così lo sfogo pubblicato sui social dal sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro. Il primo cittadino comunica di essere stato informato per telefono dal ministro Matteo Piantedosi della nomina di una commissione di accesso finalizzata a verificare un’ipotesi di scioglimento del comune di Bari. Si tratta di un organismo ministeriale che avrà il compito di accertare presunte infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale della città pugliese e in altre aziende municipalizzate. La decisione arriva dopo l’arresto di 130 persone nell’ambito di un’inchiesta dell’Antimafia barese su un presunto intreccio mafia-politica, con ipotesi di voto di scambio, alle elezioni comunali del 2019. Secondo Decaro, il documento firmato dal ministro dell’Interno costituisce «un atto gravissimo, che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Bari, proprio (guarda caso) alla vigilia delle elezioni». Elezioni, ricorda il primo cittadino, «che il centrodestra a Bari perde da vent’anni consecutivamente».


A Decaro, fa sapere lui stesso nel post pubblicato sui social, è stato chiesto di raccogliere tutte le attività svolte dal suo comune contro la criminalità organizzata. Un dossier «composto da 23 fascicoli e migliaia di pagine», precisa il primo cittadino, consegnato alle 12 di lunedì 18 gennaio. Oggi, a poco più di 24 ore dalla consegna del dossier, Decaro è stato informato della nomina della commissione. «È evidente, vista la rapidità con cui è giunta la notizia della nomina della Commissione, che nessuno si è curato di leggere quelle carte. Ha avuto dunque più valore la pressione politica del centrodestra barese che fatti, denunce, documenti, testimonianze. Si tratta di una vicenda vergognosa e gravissima, che va contro la città, contro i cittadini perbene, contro il sindaco», attacca ancora Decaro. Nel post pubblicato sui social, il sindaco di Bari promette quindi resistenza a oltranza: «A questa aggressione io mi opporrò con tutto me stesso, come mi sono opposto ai mafiosi di questa città. Fosse l’ultimo atto della mia esperienza politica. Non starò zitto».


Foto di copertina: ANSA/Luca Zennaro | Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al 40esimo convegno dell’Anci a Genova (26 ottobre 2023)

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