Strage a Mosca, l’Isis rivendica l’attacco. Caccia agli attentatori alla guida di una Renault bianca – I video

Già due settimana fa gli Stati Uniti avevano lanciato un allarme su possibili attacchi terroristici nella capitale russa. Secondo la Cnn, la Casa Bianca aveva avvertito il Cremlino di possibili attacchi da parte dell’Isis-K

L’Isis ha rivendicato la strage alla Crocus city hall di Mosca in cui sono state uccise almeno 70 persone e ferite 100. In un comunicato diffuso su Telegram, il gruppo terroristico ha dichiarato di aver «attaccato un grande raduno… alla periferia della capitale russa Mosca». Tuttavia, c’è chi ritiene che il messaggio non sia originale. Intanto le forze speciali russe hanno arrestato uno dei cinque membri del commando che ha attaccato la sala da concerto Crocus city hall. Secondo Baza su Telegram altri quattro sarebbero riusciti a scappare, mentre la Fsb conferma di essere impegnata in operazioni di «ricerca e indagine». Il commando di cinque persone in tuta mimetica ha fatto irruzione e sparato contro la folla, prima dell’inizio del concerto del gruppo rock Picnic. Intanto il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin ha annullato tutti gli eventi pubblici previsti nel weekend.


Caccia alla Renault bianca

Le autorità starebbero cercando l’auto nella quale sarebbero scappati gli attentatori, una Renault bianca. La foto dell’auto, così come quella degli uomini alla guida, è stata pubblicata dai canali Telegram Baza e RIA.

Altre foto del mezzo sono state pubblicate dal canale Telegram Mash, mostrando più chiaramente la targa russa т668ум69, immatricolata a Tver.

Secondo Novaya Gazeta, l’auto era stata venduta da un uomo di 24 anni (con le iniziali I. D. I.) al fratello della moglie «circa una settimana fa». Interpellato da Novaya Gazeta, l’uomo afferma di aver riconosciuto l’auto e di aver tentato di contattare il cognato senza ottenere risposta: «Sono scioccato. Non so che cosa fare. Ho provato a chiamare il fratello di mia moglie, ma non ha risposto al telefono. Aveva detto che un suo amico aveva bisogno della macchina».

Trovato un ordigno nel corpo di una delle vittime

Secondo quanto riferisce Gazeta.ru e il canale Telegram russo Shot, un ordigno artigianale sarebbe stato trovato negli abiti di una delle vittime della strage. L’identità dell’uomo rimane al momento sconosciuta.

La scoperta è avvenuta durante il traporto dei corpi in autobus verso la sede operativa delle autorità, installata nei pressi del luogo della strage. L’ordigno, alla fine, è stato disinnescato.

I dubbi sull’Isis

Secondo quanto segnalato dal canale Telegram russo Baza, il messaggio dell’Isis che rivendica la strage non sarebbe originale: «L’annuncio utilizza un modello che lo Stato Islamico non utilizza da anni. I canali ufficiali del gruppo terroristico non fanno menzione all’attacco».

Come riportato dal New York Times, gli Stati Uniti erano a conoscenza di un attacco pianificato a Mosca da parte dello Stato Islamico Khorosan, noto come ISIS-K operante in Afghanistan.

La reazione del Cremlino

Il ministero degli Esteri russo ha definito la sparatoria «un sanguinoso attacco terroristico. Come riporta Ria Novosti, il ministero ha poi dichiarato che l’intera comunità internazionale deve condannare «l’attacco terroristico».

L’incendio dopo l’esplosione

Nell’edificio è anche scoppiato un incendio, dopo che all’interno c’è stata un’esplosione. A provocarla sarebbe stato il lancio di una granata da parte del commando di assalitori, che avrebbe sparato poi con delle mitragliatrici. Gli attentatori avrebbero usato anche un’auto imbottita di esplosivo per colpire l’edificio. Le fiamme sono arrivate fino al tetto, di cui una parte è collassata. I vigili del fuoco non sarebbero in grado di arrivare all’interno, dove ci sarebbero diverse persone rimaste intrappolate. Sul posto sono state inviate almeno 50 ambulanze, secondo l’agenzia Tass.

La sala concerti

Il Crocus City Hall si trova nella periferia della capitale russa e si trova nel territorio urbano di Krasnogorsk nel distretto omonimo. Il locale è stato aperto dall’uomo d’affari Aras Agalarov il 25 ottobre 2009 e prende il nome dal cantante Muslim Magomayev. Al momento della sparatoria potevano esserci fino a 6.200 persone all’interno della sala, dato che tutti i biglietti per il concerto erano andati esauriti. Seonco di media russi, la capienza totale è di circa 9.500 persone.

La reazione da Washington

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha raccomandato agli americani che si trovano a Mosca di evitare ogni tipo di spostamento. Kirby ha definito «orribili» le immagini di quanto successo alla Crocus city hall a Mosca e ha assicurato che «i nostri pensieri sono per le vittime»

Le reazioni dall’Italia

Dall’Italia tra i primi esponenti del governo a commentare la strage a Mosca è stato il vicepremier Matteo Salvini, che sui social ha espresso «solidarietà mia e della Lega al popolo russo per lo sconvolgente attentato di oggi». Poco prima era stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a definire la strage nella capitale russa un «crudele attentato terroristico» contro cui «invoca la più ferma condanna. Orrore ed esecrazione debbono accompagnare la violenza contro tutte le innocenti vittime civili. Combattere ogni forma di terrorismo deve essere un impegno comune a tutta la comunità internazionale». Dal presidente del Senato Ignazio La Russa è arrivata la «ferma e totale condanna per l’attacco terroristico» che «ha causato la morte di decine di civili innocenti. Le immagini che giungono da Mosca – ha detto La Russa – sono tanto eloquenti quanto drammatiche. Ai famigliari delle vittime giungano sincere e profonde condoglianze». «L’orrore del massacro di civili innocenti a Mosca è inaccettabile – dice in una nota la premier Giorgia Meloni – Ferma e totale condanna del Governo italiano a questo efferato atto di terrorismo. Esprimo la piena solidarietà alle persone colpite e ai familiari delle vittime».

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