MONDO DimissioniSpazioUfoUSA

L’ex direttore dell’agenzia Usa per gli Ufo rivela: «Mi sono dimesso a dicembre, ho ricevuto minacce di morte dai cospirazionisti»

Sean Kirkpatrick ha pubblicato un rapporto in cui sostiene che non ci sono prove di esistenza degli Ufo

Sean Kirkpatrick, ex direttore del Domain Anomaly Resolution Office (Aaro) – l’agenzia del Pentagono sugli Ufo – si è dimesso lo scorso dicembre dopo due anni di lavoro e ha rivelato di aver subito minacce di morte da parte dei cospirazionisti. Vere e proprie campagne diffamatorie sui social. Ma si è trovato costretto a rivolgersi all’Fbi quando un fanatico degli Ufo si è presentato davanti casa sua. In un’intervista al Guardian, Kirkpatrick ha raccontato: «Ho avuto persone che hanno minacciato mia moglie e mia figlia e hanno cercato di entrare nei nostri account online», sottolineando di non aver mai ricevuto così tante minacce neanche da Russia e Cina quando era vice direttore dell’intelligence presso lo US Strategic Command. Kirkpatrick da sempre sostiene che non ci sono prove a supporto dell’esistenza di «ingegneria extraterrestre o prodotti biologici umani», o di qualsiasi altra definizione sia stata attribuita a tali fenomeni.


Il rapporto sui fenomeni anomali non identificati

L’ex direttore dell’Aaro ci tiene a sottolineare, infatti, che queste teorie spuntano ciclicamente ogni vent’anni, alimentate dalla cosiddetta «lobby degli Ufo». Inoltre, proprio di recente ha rilasciato la prima parte di un rapporto che ha escluso la presenza di prove di attività extraterrestri, così come di tentativi di nascondere informazioni al Congresso riguardo ai cosiddetti Ufo. Si tratta di un rapporto che è stato richiesto da Capitol Hill per revisionare i programmi classificati del governo dal 1945 a oggi. Sebbene rimangano irrisolte molte segnalazioni di ciò che il governo definisce «fenomeni anomali non identificati», l’ufficio del Pentagono incaricato della risoluzione delle anomalie ha chiarito che, con dati più completi, la maggior parte di questi casi potrebbe essere identificata e spiegata come eventi o oggetti ordinari.


Foto di copertina: Wikipedia

Leggi anche: