L’attacco di Kiev alla base aerea in Crimea, i paramilitari russi anti-Cremlino: «Uccisi 11 ufficiali di Mosca»

Notte di pesanti bombardamenti sull’Ucraina occidentale dopo il raid di Kiev in Crimea. Le forze aere russe avrebbero preso di mira anche Kiev impiegando 14 bombardieri

I paramilitari russi pro-Ucraina della legione Libertà di Russia e il Corpo dei Volontari russi sostengono di aver ucciso 34 militari di Mosca nel raid messo a segno ieri sera, 23 marzo, in Crimea. Come riporta la testata ucraina Unian, i paramilitari russi contrari al Cremlino dicono che nell’attacco notturno portato avanti dalle forze di Kiev su Sebastopoli sono morti 11 ufficiali russi, 40 militari sono rimasti feriti e tre aerei sono stati danneggiati. Secondo i due gruppi, nell’aeroporto di Belbek è stato colpito anche un posto di comando e tre Su-27, rimasti danneggiati.


Nella notte Mosca aveva risposto al raid in Crimea con un massiccio attacco aereo nell’Ucraina occidentale. Secondo i media ucraini, Mosca ha attaccato con 14 bombardieri Tu-95MS, decollati dalla base di Olenya, nella penisola di Kola. A essere colpita soprattutto la regione di Leopoli, dove i russi hanno lanciato 20 missili e sette droni kamikaze, secondo quanto riferisce su Telegram il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi. Esplosioni sono state sentite anche a Kiev, dove si è attivata la difesa aerea.


Nelle ore precedenti la Russia aveva detto di aver respinto un attacco di dieci missili ucraini contro la città di Sebastopoli, in Crimea. Secondo le agenzie russe era stato colpito un edificio adibito a uffici. Media ucraini come Ukrainska Pravda riferiscono di un attacco al principale centro di comunicazioni della flotta russa nel Mar Nero che si trova a Sebastopoli. Secondo il canale Telegram Crimean Wind, almeno «tre missili da crociera Storm Shadow ucraini si siano appena schiantati contro il principale centro di comunicazioni della Flotta russa del Mar Nero». Nell’attacco sarebbe morto un 65enne del posto, mentre quattro persone sono rimaste ferite.

Foto copertina: Un’esplosione nel centro abitato di Sebastopoli, in Crimea

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