«Se nelle scuole si insegni». La rete “pizzica” Valditara scivolato sull’italiano

La dichiarazione, postata su X, raccoglie precisazioni, ironia e molti commenti negativi

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sembra concordare con la linea del collega di governo, il titolare dei Trasporti, Matteo Salvini, che aveva proposto «un tetto di alunni stranieri in ogni classe». «Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione – ha dichiarato Valditara – ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci». Una dichiarazione che però, davanti a occhi più critici, svela uno scivolone: «se nelle scuole si insegni». Sarebbe più corretto «se nelle scuole si insegnerà». E su X la rete non perdona. «Nella sua classe quanti erano gli stranieri che le hanno impedito di imparare a scrivere in italiano corretto?» è il primo commento che spicca. E ancora: «Ministro, provi a rileggere il post. È normale avere un ministro dell’Istruzione che scrive in questa maniera? Avendo per argomento la conoscenza dell’italiano, fra l’altro». «Se studi in modo potenziato l’italiano poi la consecutio può accompagnare solo», posta l’account Grammar Nazi Italia. E infine ecco un commento ironico: «Luigi Di Maio sei tu?». Il post del ministro sta diventando virale, a modo suo.


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