Strage di Mosca, il Comitato investigativo russo: «Abbiamo le prime prove. Kiev ha finanziato l’attacco»

Una persona di nazionalità ucraina sarebbe stata arrestata proprio per finanziamento al terrorismo

Il Comitato investigativo russo ha illustrato i risultati iniziali dell’inchiesta sulla strage al Crocus City Hall di Mosca in cui hanno perso la vita almeno 137 persone, sostenendo l’esistenza di «prove» del collegamento tra gli autori del massacro e «i nazionalisti ucraini». Inoltre secondo il Comitato – si legge sull’agenzia Ria Novosti «somme significative di denaro e criptovalute dall’Ucraina sono state usate per preparare l’attentato». Una persona di nazionalità ucraina, ha dichiarato il Comitato, sarebbe stata arrestata proprio per finanziamento al terrorismo. «Grazie alla collaborazione con i terroristi arrestati, Grazie alla collaborazione con i terroristi arrestati, allo studio dei dispositivi tecnici sequestrati e all’analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, sono state ottenute prove del loro legame con i nazionalisti ucraini», si legge nel comunicato diffuso dal Comitato, «sono state ottenute prove del loro legame con i nazionalisti ucraini». L’agenzia di stampa Reuters sottolinea come le prove a sostegno delle conclusioni delle indagini non sono state pubblicate. L’attacco armato contro i civili è stato rivendicato dall’Isis del Khorasan due volte ma il Cremlino è convinto che l’attentato sia stato orchestrato dall’Ucraina, come ha lasciato intendere più volte il presidente russo Vladimir Putin. Kiev ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella strage, per la quale le forze di sicurezza russe hanno arrestato 11 persone coinvolte nell’organizzazione dell’attentato. Otto di loro, compresi i quattro terroristi accusati di aver materialmente assaltato la city hall e sparato contro il pubblico, si trovano in custodia cautelare in carcere. Si tratta di sette cittadini del Tagikistan e gli altri originari del Kirghizistan. Gli Stati Uniti, che a inizio marzo avevano avvertito il Cremlino di alzare il livello di guardia per la crescente minaccia di un attentato da parte di terroristi sul suo territorio, hanno bollato come propaganda qualsiasi tentativo di collegare l’attacco di Mosca a Kiev. «Accusare l’Ucraina, gli Usa o chi altro faccia comodo alla narrativa del Cremlino è pura propaganda», ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby, «l’unico responsabile dell’attacco a Mosca è l’Isis».


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