A Pasqua arriva la cometa cornuta dopo 70 anni, sarà visibile a occhio nudo: ecco come vederla

Dopo pasqua, l’osservazione di questa cometa non sarà possibile prima del 2095

Si attende un appuntamento imperdibile la notte di Pasqua: l’arrivo della 12P/Pons-Brooks, più comunemente nota come «cometa cornuta» per via della sua forma, che farà il suo ritorno dopo oltre 70 anni di assenza. Uno spettacolo celeste raro che sarà visibile nel cielo occidentale dopo il tramonto. Con un periodo orbitale di circa 71 anni, il suo ultimo passaggio avvenne nel 1954 e ora, dopo decenni di attesa, sarà di nuovo visibile. Scoperta nel lontano 1812 dall’astronomo Jean-Louis Pons, la cometa 12P è stata poi riscoperta nel 1883 da William Robert Brooks, da cui prende il nome completo. Il nucleo della cometa, la quale è stata classificata come criovulcanica, è un enorme agglomerato di ghiaccio, polveri e materiale roccioso, che rilascia gas e polveri quando si avvicina al Sole.


Come osservare la cometa

Questo fenomeno, noto come outburst, contribuisce alla sua caratteristica coda luminosa e agli spettacolari aumenti di splendore. Durante il suo attuale passaggio, sono stati registrati già diversi “outburst”, che hanno dato alla cometa una forma irregolare. Si tratta di spettacoli cosmici che sono stati osservati e studiati anche in passato, arrivando poi a darle il nome di cometa cornuta. Dopo pasqua, l’osservazione di questa cometa non sarà possibile prima del 2095. Per poterla guarda dall’Italia, l’osservazione della cometa 12P/Pons-Brooks richiederà un po’ di pazienza e attenzione: sarà visibile sull’orizzonte nord-ovest, tra le stelle della costellazione di Andromeda. Durante il suo avvicinamento, diventerà visibile poco dopo il tramonto del Sole, apparendo circa 90 minuti dopo.


La visibilità

La sua visibilità migliorerà gradualmente fino a diventare potenzialmente osservabile anche a occhio nudo all’inizio di aprile. Per osservarla al meglio, gli esperti consigliano di recarsi in un luogo buio e isolato, lontano dalle luci artificiali delle città.

Foto di copertina da X (Twitter)

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