Il bonus a sorpresa per il Pnrr: 1.047 euro annui ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane

Servirà all’attuazione della riforma fiscale. In primo luogo per la compliance

Nel decreto taglia incentivi il governo Meloni ha previsto un bonus per l’attuazione del Pnrr. Ma soltanto ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane e Monopoli. Un premio extra spalmato su 2024 e 2025. Che servirà da incentivo per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per la riforma fiscale. Il premio servirà come incentivo per gli obiettivi della lotta all’evasione, in primo luogo la cosiddetta compliance. Ovvero i 3 milioni di lettere ai contribuenti che il fisco invierà per favorire l’adempimento spontaneo.


Il provvedimento

Il Messaggero spiega oggi che il Pnrr prevede che il tax gap, ovvero la differenza tra quello che lo Stato dovrebbe incassare e quello che incassa, debba ridursi del 15%. Il bonus arriverà a 1.047 euro annui per ogni dipendente del fisco. Per questo l’esecutivo ha stanziato un totale di 51 milioni di euro, con risorse dal fondo per l’attuazione della delega fiscale. Ovvero il contenitore nel quale finisce tutto l’extragettito dalla delega. E che si utilizzerà nella prossima manovra di bilancio per il taglio delle tasse inaugurato con la riduzione delle aliquote Irpef. Sempre lì andranno le risorse liberate con il taglio di incentivi come l’Ace, l’Aiuto alla Crescita Economica delle imprese. Ma anche i soldi della concessione del lotto e le risorse della Global Minimum Tax sulle multinazionali. E quelli del concordato biennale preventivo per le Partite Iva.


I dipendenti

L’incentivo servirà a raggiungere gli obiettivi del Pnrr anche se gli organici delle due agenzie hanno molti buchi. L’AdE dovrebbe avere a disposizione circa 43 mila dipendenti dirigenti esclusi. Attualmente ne ha in servizio 29 mila. Nel prossimo triennio il Piano integrato dell’amministrazione prevede l’assunzione di 11.657 dipendenti, tra dirigenti di seconda fascia, funzionari e altre categorie. Da qui al 2026 una parte dei soldi del Pnrr verranno usati anche per incentivare cancellieri e altri dipendenti dei tribunali. Con un premio pari al 15 per cento della retribuzione (circa 4.500 euro). Lo scopo è spingerli a lavorare di più e smaltire l’arretrato nel civile e per tagliare i tempi dei processi sia in ambito civile che penale.

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