Trump in tribunale per il caso Stormy Daniels: «Contro di me una persecuzione politica. Il processo è un attacco all’America»

L’ex presidente degli Stati Uniti si fa forza «dell’amore di 200 milioni di americani»

Una storia di fondi elettorali ha portato, per la prima volta, un ex presidente degli Stati Uniti sul banco degli imputati. Donald Trump deve rispondere di falsa rendicontazione riguardo alle spese per la campagna del 2016: è accusato di aver camuffato come spese di consulenza legale dei soldi che, in realtà, sarebbero serviti a comprare il silenzio della pornostar Stormy Daniels. Prima di entrare in tribunale, a Manatthan, il tycoon ha definito il suo processo «una persecuzione politica» contro di lui e un «attacco a tutta l’America». In piena corsa per strappare la presidenza a Joe Biden, Trump ha vantato di godere del supporto di più di metà degli statunitensi. «Quando entrerò in quell’aula – di tribunale – so che avrò dietro di me l’amore di 200 milioni di americani e che lotterò per la libertà di 325 milioni di americani!», ha detto. Se dal punto di vista giudiziario le cose si fanno complicate, anche i business di Trump non se la passano bene. Oggi, 15 aprile, il suo social network Truth ha perso il 17,83% a Wall Street prima dell’avvio degli scambi. A pesare sul titolo l’ipotesi dell’emissione di azione aggiuntive.


Le proteste fuori dal tribunale

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