Ucraina, l’ultimo affondo di Orbàn: «L’Ue vuole la guerra, si prepara a mandare le truppe a Kiev» – Il video

Il primo ministro ungherese lancia la campagna elettorale schierandosi «dalla parte della pace» contro «i burocrati di Bruxelles e la rete di Soros»

«Siamo a un passo dall’invio di truppe da parte dell’Occidente in Ucraina». Firmato: Viktor Orbán. Il premier ungherese disegna in un’intervista domestica la sua teoria su quanto starebbe accadendo nell’Ue, a pochi giorni dal vertice dei leader che ha rinnovato l’impegno a sostenere ad ogni costo il Paese guidato da Volodymyr Zelensky. «Si tratta di un vortice di guerra che può trascinare l’Europa nel baratro. Bruxelles gioca col fuoco. In Europa l’atmosfera è quella della guerra e la politica è dominata dalla logica della guerra. Vedo la preparazione alla guerra da parte di tutti», spiega in radio il primo ministro magiaro, aggiungendo che l’Ungheria «deve restarne fuori. Questa non è la nostra guerra. Non la vogliamo e non vogliamo che l’Ungheria torni ad essere il giocattolo delle grandi potenze».


Aperta campagna

È così che Orbàn decide di giocare la sua partita in vista delle prossime elezioni europee. La guerra non è ciò che vogliono gli europei, ribadisce in un enfatico video poi pubblicato sui suoi social con tanto di sottotitoli in inglese. All’indomani del lancio ufficiale della propria campagna elettorale verso il voto europeo che lo vede – a suo dire – favorito rispetto alle coalizioni di sinistra. «I governi favorevoli alla guerra, i burocrati di Bruxelles, la rete di George Soros stanno inviando milioni di dollari a Budapest alla sinistra favorevole alla guerra. Che non fanno mistero di volere un cambio di governo che si adatti ai loro clienti. Un governo a favore della guerra invece di un governo a favore della pace, un governo fantoccio subordinato a Bruxelles e Washington invece di un governo nazionale», ha aggiunto ancora Orbàn su Facebook.


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