Ecco perché Il Corriere della Sera non ha pubblicato questo articolo sulla rotazione terrestre e gli infarti

Il titolo dell’articolo originale è stato modificato e non parla di problemi legati alla salute

Infarti e trombosi sarebbero le nefaste conseguenze dell’accelerazione della rotazione terrestre sul suo asse in corso dal 2016. Questo è quello che sostengono moltissimi utenti che condividono un presunto articolo del Corriere della Sera secondo cui tutto ciò starebbe già accadendo. Solo che quell’articolo non esiste. Infatti, Il Corriere della Sera non ha pubblicato un articolo in cui associa l’accelerazione della rotazione terrestre a infarti e trombosi. Vediamo come stanno veramente le cose.

Per chi ha fretta:

  • Circola un presunto articolo secondo cui l’accelerazione della rotazione terrestre sul suo asse starebbe facendo aumentare i casi di infarto e trombosi.
  • L’accelerazione è vera, ma le presunte conseguenze no.
  • Si tratta di un articolo del Corriere il cui titolo è stato modificato.
  • Quindi, il Corriere della Sera non ha pubblicato un articolo in cui associa l’accelerazione della rotazione terrestre a infarti e trombosi.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica (altri qui, qui, qui). Nell’immagine si legge:

La terra gira sempre più velocemente, allarme OMS “Possibile aumento di infarti e trombosi”

L’articolo che il Corriere non ha pubblicato

Il contenuto mostra un uomo che su un green screen commenta ironico l’articolo, lasciando intendere agli ascoltatori che la terra sia piatta e che l’articolo sia una sorta di copertura della stampa per infarti e trombosi che gli antivaccinisti sostengono essere causati dai vaccini contro il Covid. Tuttavia, non solo la tesi che collega vaccini a problemi cardiaci non è mai stata provata, ma anzi smentita più e più volte, ma l’articolo che il protagonista del video usa per sostenerla non è mai stato pubblicato. Il titolo è stato modificato a partire da un pezzo pubblicato sul Corriere della Sera. Nell’originale, firmato il 10 agosto del 2022 da Alessandro Vinci, si legge sì di un possibile rallentamento della rotazione terrestre, ma anche di conseguenze ben diverse da quelle elencate nel video su Facebook.

L’articolo originale

Al posto di infarti e trombosi, infatti, si tratta della possibilità di dover allungare o accorciare la durata dei giorni degli esseri umani per tenere il passo dei giorni solari. Prima del 2016 la rotazione della Terra era in fase di rallentamento. Per questo, diverse volte è stato necessario aggiungere un secondo agli orologi per tenerli più sincronizzati possibile al giorno solare. Per la prima volta ora potrebbe avvenire l’operazione inversa: togliere uno o più secondi per adeguarsi ai cambiamenti della rotazione astronomica. Il titolo dell’articolo originale è: La Terra gira sempre più velocemente, allarme di Meta: «Possibili effetti devastanti sui sistemi informatici».

Conclusioni

Circola un presunto articolo secondo cui l’accelerazione della rotazione terrestre sul suo asse starebbe facendo aumentare i casi di infarto e trombosi. L’accelerazione è vera, ma le presunte conseguenze no. Si tratta di un articolo del Corriere il cui titolo è stato modificato. Quindi, il Corriere della Sera non ha pubblicato un articolo in cui associa l’accelerazione della rotazione terrestre a infarti e trombosi.

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