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Cesena, Filippo Zanella ritrova la figlia scomparsa in Polonia. E riabbraccia Noemi, la sua bimba di 9 anni

06 Giugno 2024 - 17:54 Redazione
«Una persona anonima ci ha inviato la sua localizzazione», spiega al Corriere. La piccola fu portata via dalla ex compagna. L'uomo è riuscita a trovarla, senza ricevere alcun aiuto dalla polizia polacca

«Ho ritrovato mia figlia grazie ad un angelo custode. Una persona sconosciuta che ci ha inviato la posizione esatta in cui si trovava Noemi». Filippo Zanella, 47 anni, originario di Cesena, racconta al Corriere della Sera la sua incredibile storia. Nel 2021 la sua bambina, che all’epoca aveva sei anni, era sparita dopo essere partita per la Polonia con la madre, ex compagna del 47enne. Zanella, non avendo più loro notizie, era partito per Varsavia per andarla a cercare di persona. Un rapimento di fatto, forse compiuto dalla ex compagna di cui tra l’altro, fino ad oggi non ci sono tracce. Nelle ultime settimane Zanella è stato raggiunto in Polonia dalla madre, la nonna della piccola. Poi il 5 giugno la svolta: un messaggio recapitato da un mittente ignoto ha segnalato Noemi al confine con la Bielorussia e l’Ucraina. La piccola, che oggi ha 9 anni sta bene. Nelle prossime ore è attesa a Cesena con il padre e la nonna.

Le sentenze dell’Aia, il messaggio anonimo e la polizia locale che non ha aiutato l’uomo

Nelle ultime settimane era arrivata in Polonia anche la madre di Zanella, la nonna di Noemi e, nella mattinata di mercoledì 5 giugno, è arrivata la svolta con il messaggio anonimo. Già, perché il romagnolo non sa chi ha mandato quella localizzazione. Lo definisce un «angelo custode», vorrebbe ringraziarlo. Come non sa di fatto che fine abbia fatto l’ex compagna, svanita nel nulla. Noemi, spiega il Corriere, era tutelata formalmente da un ordine di protezione europeo mentre il tribunale dei minori dell’Aia si era espresso con due sentenze: la prima ha imposto il rientro immediato della bimba alla madre che aveva assistito alla lettura della stessa sentenza. La seconda ha ribadito il provvedimento, che però la madre ignorò. Per questo motivo Zanella decise quindi di lasciare il suo studio di fisioterapista a Cesena per andare di persona in Polonia. «In questi due mesi – aveva raccontato – ho girato il Paese in lungo e in largo macinando 5000 chilometri. Ora sono stato a Varsavia, ma ho girato anche in comuni molto più piccoli». Ha girato in scuole e ambulatori medici, senza, ribadisce «nessun aiuto» da parte delle forze dell’ordine. «Ho parlato con molti suoi familiari anche stretti (della ex compagna ndr) – raccontò Zanella – ma qui in Polonia i familiari dei criminali usufruiscono di una legge che permette loro di non parlare a riguardo nel rispetto della loro tutela. Morale della questione nessuno mi ha detto niente». La polizia polacca non ha aiutato Zanella, che precisa: «Se abbiamo trovato Noemi è solo per merito di questa persona ignota». «Voglio esprimere tutta la soddisfazione della città di Cesena e siamo pronti ad aiutare Filippo in tutte le pratiche, dai documenti di identità di Noemi all’inserimento nei centri estivi», ha dichiarato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca che aspetta il ritorno della nonna, del papà e della piccola.

(foto copertina Filippo Zanella / Fb)

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