Caso Sangiuliano-Boccia, Corte dei Conti avvia un’indagine sull’utilizzo di auto blu e l’accesso a informazioni riservate: l’ipotesi è danno erariale
La procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio, riporta Ansa, ha aperto un fascicolo sulla vicenda che ha portato alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano dopo il lungo tira e molla con l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Una notizia salutata positivamente anche dall’ex ministro: «Lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti. Ribadisco: non un euro pubblico è stato speso e lo dimostrerò carte alla mano». La procura presieduta da Paolo Luigi Rebecchi starebbe verificando l’ipotesi di danno erariale. Sotto esame sarebbero finiti i lunghi viaggi di cui ha parlato l’imprenditrice di Pompei, le trasferte i concerti, i pranzi e le cene con l’ormai ex ministro Gennaro Sangiuliano. Ma agli inquirenti interessa anche accertare l’accesso di Boccia a informazioni riservate e la partecipazione a riunioni e incontri istituzionali. Insomma, i magistrati contabili vogliono capire se Sangiuliano abbia utilizzato o meno denaro pubblico o altre utilità. Boccia ha dichiarato di aver seguito il ministro in diversi eventi, dalla Liguria alla Sicilia, e di non aver mai pagato per gli spostamenti e gli alloggi. Prima di dimettersi, Sangiuliano ha pubblicato alcune ricevute dei biglietti di treni e voli dichiarando di aver pagato di tasca propria le trasferte dell’imprenditrice, con la quale aveva una relazione. In altre occasioni, l’ospitalità è stata a carico degli organizzatori, ma almeno in una occasione Boccia avrebbe pagato il proprio alloggio. Ora sarà la Corte dei Conti a far luce su ogni aspetto.
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