Sangiuliano, Arianna Meloni e il complotto a Palazzo Chigi: «C’è chi manovra Maria Rosaria Boccia»
C’è un filo rosso che collega i due scandali dell’estate. Il primo, presunto, è quello della fantomatica indagine su Arianna Meloni rivelata (?) da Alessandro Sallusti. L’altro è l’affaire Maria Rosaria Boccia – Gennaro Sangiuliano. Un filo rosso che comincia a dipanarsi nella primavera del 2023. E che coinvolge anche Francesco Lollobrigida, ormai ex compagno della sorella della premier. Che intanto continua ad essere convinta che l’influencer e imprenditrice sia manovrata da qualcuno. E a Palazzo Chigi si parla di un profilo Instagram dedicato al gossip: Politica e Amori. Che tra il 12 e il 13 agosto ha pubblicato post allusivi proprio sull’ex ministro della Cultura, sulla moglie Federica Corsini e su una presunta amante. E che è stato creato a maggio. Ovvero proprio quando inizia la storia tra Sangiuliano e Boccia.
I nomi, le date
I nomi e le date sono importanti. Repubblica fa notare oggi che a sponsorizzare Boccia presso il ministero dell’Agricoltura sono due deputati di Fratelli d’Italia: Marta Schifone e Gimmi Cangiano. Boccia e Lollobrigida si incontrano la prima volta il 5 agosto 2023. Durante un evento a Pompei il ministro annuncia la nascita di un intergruppo parlamentare sulla dieta mediterranea. Poi, secondo Boccia, nessun altro rapporto con lui. Ma non è vero. Il 20 dicembre 2023 Lollobrigida e Boccia insieme a Montecitorio presenziano all’evento sull’intergruppo. Con loro c’è Marcello Gemmato, sottosegretario alla sanità molto vicino a Giorgia Meloni. Maria Rosaria Boccia intanto promuove un secondo gruppo interparlamentare sulla medicina estetica. Lo presiede Cangiano. Boccia organizza anche un Festival della Bellezza a Sanremo.
Il tag a Lollobrigida su Instagram
E nell’occasione Lollobrigida le manda una lettera. Il 20 febbraio lei la pubblica su Instagram. Taggando il ministro. E qui succede qualcosa di strano. A Cangiano Fratelli d’Italia dice che deve lasciare l’intergruppo. Mentre Palazzo Chigi comincia a interessarsi all’imprenditrice. A giugno Arianna Meloni, saputo dell’avvicinamento di Boccia a Sangiuliano, lo chiama e lo mette in guardia. Intanto al ministero il rapporto tra i due comincia ad essere chiacchierato. «Boccia aveva scelto la nomina ai grandi eventi non per caso: prevedono grandi spese con appalti, affidamenti per lo più diretti. Era riuscita a ottenere anche la tappa a Pompei per il G7. Più volte Boccia aveva poi fatto intendere di aver appreso dei segreti del ministero e del governo», dice una fonte definita “qualificata” al quotidiano.
Il nemico
Il nemico interno di Boccia è Francesco Gilioli, il capo di gabinetto di Sangiuliano. Poi arriva l’8 agosto. Ovvero il giorno, secondo Sangiuliano, in cui la relazione si interrompe (Boccia ha smentito a In Onda). Proprio quel giorno a Gabriele Parpiglia, giornalista di gossip, cominciano ad arrivare i messaggi sulla coppia e sui servizi fotografici realizzati (che non verranno mai pubblicati). Intanto lei si geolocalizza al ministero per gli auguri di Ferragosto. Ma quel giorno non era lì: «Perché quel messaggio? C’è chi parla di complotti e ricatti». Qualche giorno dopo Sallusti lancia la bomba sul Giornale: c’è un’indagine su Arianna Meloni, per traffico di influenze. Lei è nel mirino per colpire Giorgia. Poi la stessa Arianna dice al Foglio che la sua unione con Lollobrigida è finita. E Boccia su Instagram le esprime vicinanza citandola: «L’amore è un’altra cosa».
I complotti a Palazzo Chigi
Ce n’è abbastanza, secondo la premier, per lasciare molti sospetti intorno alla vicenda. E al possibile collegamento con l’altra storia. La Stampa dice che a Palazzo Chigi si interrogano proprio sui possibili legami. Partendo dalla data fatidica del 12-13 agosto. I membri del gabinetto del ministero cercano di fermare Sangiuliano. Che nega: «Non è la mia amante. È una professionista competente». Intanto arriva la defenestrazione dell’imprenditrice. Che due giorni dopo viene anche eliminata dalla chat Whatsapp del ministero. Intanto la tesi della cospirazione tra magistrati e politici per indagare Arianna Meloni viene legittimata dalla premier. Che parla di un disegno dei poteri forti per colpirla. Tra i sospettati c’è Matteo Renzi. Che però replica: «O vedono fantasmi o sanno cose che non sappiamo».
Il profilo Instagram
Infine, c’è il profilo Politica e Amori. La creazione a maggio, secondo FdI, fa parte di un’operazione precisa. Che è partita con l’aggancio a Sangiuliano. La Stampa dice anche che i follower del profilo sono in gran parte legati al sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Ovvero la squadra di calcio della Ternana, l’università telematica Unicusano, di cui è stato ilfondatore, e Alternativa popolare, il piccolo partito di cui è diventato padre-padrone. Ma se e cosa c’entri il primo cittadino umbro con questa storia è ancora tutto da capire.
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