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UniSalento, aumento di stipendio del 400% per il rettore. L’ira del sindacato: «La pagheranno i dipendenti»

10 Ottobre 2024 - 12:56 Ugo Milano
Quintuplicata l'indennità di Fabio Pollice. Che scansa le polemiche: «Recepito un semplice Dpcm, io soddisfatto a metà»

Quintuplica l’indennità di Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento, che passerà da 25mila a 121mila euro annui. Un aumento certificato all’unanimità dal Senato accademico, dopo che lo scorso dicembre lo stesso rettore aveva invece comunicato di rinunciare al super-stipendio. Non tanto per questioni etiche, quanto per la polemica che la sua richiesta aveva fatto scoppiare. E che lui aveva comunque continuato a difendere, spiegando di aver semplicemente applicato un Dpcm «valido per tutte le università italiane». Per di più aggiungendo di aver «scelto il range più basso». Un aumento di retribuzione è previsto anche per la prorettrice e per tutto il board direttivo dell’ateneo.

Il sì del Senato accademico

Il caso sembrava morto e sepolto. Insieme a lui le polemiche. E in effetti di +400% nelle buste paga se ne vedono poche, a maggior ragione nell’ambito dell’istruzione. Quella che per Pollice era una «battaglia di civiltà» per «riconoscere il giusto compenso a chi occupa uno dei ruoli meno pagati di tutta la Pubblica amministrazione», per la Flc Cgil erano desiderata semplicemente inaccettabili. Dopo mesi di silenzio, l’approvazione. Il Senato accademico dell’UniSalento ha votato in blocco, al netto di qualche astenuto, per l’incremento delle indennità del rettore. Così come della prorettrice Maria Antonietta Aiello (triplicato fino a 30.250 euro annui) e dei nove membri del CdA, nonché il raddoppio dei gettoni di presenza dei componenti il Senato accademico. Esaudita dunque la richiesta che, secondo Pollice, non faceva «altro che recepire un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri». Il rettore però non si scompone: «Sono soddisfatto a metà. Si è fatta troppa polemica».

La preoccupazione di Cgil: «Rischia di compromettere la gestione dell’Ateneo»

Ma la polemica non si placa, anzi. A intervenire, come lo scorso dicembre, è la Flc Cgil. Questa volta con un appello diretto al Consiglio di amministrazione di UniSalento, in cui esorta a valutare attentamente le conseguenze dell’aumento, che anche alla luce dei «nuovi tagli del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) rischia di compromettere la gestione dell’Università». «È inopportuno – continua la Cgil – ridurre le spese di funzionamento proprio nell’anno in cui l’Ateneo riceverà 3,5 milioni in meno dal Ministero». In totale secondo il sindacato l’operazione di incremento degli indennizzi dovrebbe andare a costare 400mila euro annui. Una spesa eccessiva che, mette in guardia Cgil, potrebbe avere impatti devastanti sul resto del personale: «C’è il rischio concreto non solo di dover fare tagli ad attività vitali, ma anche di non riuscire a garantire gli stipendi del personale che è stato assunto o che ha beneficiato di una progressione di carriera grazie ai Piani straordinari di finanziamento».

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