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«Svolta per Kamala Harris, a due giorni dal voto avanti in Iowa di 3 punti». Il sondaggio più sbagliato della storia: Donald Trump l’ha battuta di 13 punti

06 Novembre 2024 - 13:05 Franco Bechis
elezioni usa 2024 sondaggio iowa trump harris
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La stima pubblicata dal Des Moines Register si è rivelata un gigantesco errore: qui Trump ha trionfato con un ampio scarto sull'avversaria

Il Des Moines Register è un quotidiano dell’Iowa che ha una lunghissima storia: nato nel 1849 con il nome di Iowa Star, è stato fin dai suoi primi anni vicino al partito democratico, ed ha continuato ad esserlo quando nel 1915 la testata assunse l’attuale nome. Dal 1985 appartiene al gruppo editoriale Gannett, proprietario anche di Usa Today, e nella sua lunga vita ha ottenuto ben 17 premi Pulitzer. Nelle elezioni Usa 2024 però passerà alla storia per il più clamoroso infortunio giornalistico, avendo pubblicato un sondaggio sulle presidenziali in Iowa che aveva un risultato sorprendente, ma lontanissimo dalla verità.

Quel vantaggio inspiegabile di tre punti della candidata democratica

A 48 ore dal voto vero, infatti, secondo il sondaggio Des Moines Register/Mediacom nell’Iowa Kamala Harris avrebbe superato di tre lunghezze il rivale Donald Trump: 47% a 44%. La notizia ha fatto il giro del mondo ed è finita sulle prime pagine anche dei quotidiani italiani (anche sulla home page di Open.online, e me ne scuso con i lettori). Siccome lo Iowa era sempre stato repubblicano e nel 2020 Trump vinse su Joe Biden di 6,2 punti (54,1% a 44,9%), il sorpasso è stato interpretato da tutti gli analisti come il segno di una riscossa della Harris con serie possibilità che la candidata democratica trionfasse alle imminenti presidenziali.

Un errore di previsione clamoroso, amplificato dall’ideologia che ha prevalso sui fatti

Quel sondaggio si è rivelato uno dei più sbagliati della storia. Perché nel voto reale Trump nell’Iowa ha prevalso di 13,2 punti sulla avversaria battendola 55,8% a 42,6%. Tecnicamente un infortunio di proporzioni gigantesche, perché a due giorni dal voto sbagliare di 20 punti le proporzioni significa avere sbagliato completamente il campione di rilevazione dei dati. Difficile ricordare errori così pacchiani negli Stati Uniti come nel resto del mondo. Il piccolo caso (l’Iowa forniva appena 6 voti presidenziali) è però la cartina al tornasole di un infortunio globale che ha coinvolto gran parte del mondo dell’informazione sulla contesa Trump-Harris. Dove i propri desiderata o le scelte politiche ed editoriali delle testate hanno avuto la meglio sulla realtà dei fatti che pure sotto quella coltre di ideologia ogni tanto era possibile anche scorgere.

L’unico che ha tenuto i piedi per terra è stato Lorenzo Ruffino, di Pagella Politica e YouTrend

Proprio sul caso Iowa che ha scatenato entusiasmi nella maggiore parte dei media e dei commentatori che evidentemente tifavano per la Harris in Italia ho ascoltato una sola voce scettica e prudente. È accaduto alla fine della puntata di Zapping di martedì 5 novembre, con le urne ancora aperte in tutti gli Stati Uniti (erano passate da poco le 20 ora italiana). La voce scettica era quella di Lorenzo Ruffino, collaboratore di YouTrend e di Pagella Politica, che ha spiegato come andasse «preso con molta cautela» quel sondaggio nell’Iowa con la Harris avanti di 3 punti. «È un sondaggio molto strano», ha spiegato Ruffino, «l’idea che l’elettorato si sia spostato così tanto non è così realistica. Faccio presente che nello stesso giorno un altro autorevole istituto di sondaggi ne ha pubblicato uno nell’Iowa che dà Trump avanti di 10 punti sulla Harris». Di quel sondaggio però non c’era traccia nei titoli dei media italiani, che avevano optato tutti per l’altro. Onore dunque a Ruffino, che è restato ancorato alla realtà.

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