In Evidenza ACF FiorentinaGoverno MeloniStellantis
FACT-CHECKINGCoca-ColaRazzismo

La bufala dell’«uomo bianco» scomparso dalle pubblicità dei grandi marchi

30 Novembre 2024 - 04:09 David Puente
La "prova" sarebbe un video di immagini selezionate, ma basta visitare i profili ufficiali dei marchi per smentire la falsità

Circola la narrazione falsa che vede «l’uomo bianco» scomparso dalle pubblicità dei grandi marchi. Per sostenere questa bufala, viene condiviso un video dove vengono selezionate le campagne pubblicitarie di Zara, Cola-Cola, Lego prive di «uomini bianchi». Un classico esempio di cherry picking.

Per chi ha fretta

  • Il video risulta montato con una selezione di campagna pubblicitarie senza «uomini bianchi».
  • Basta andare nei profili social ufficiali e osservare le clip delle pubblicità per constatare che nessuno è «scomparso».

Analisi

Il video viene condiviso insieme al seguente testo: «L’uomo bianco è scomparso dalle pubblicità dei grandi marchi globali. Qualcuno sa perché?».

Nessuno è “scomparso”

In realtà, il video è un insieme di scatti selezionati che non presentassero «uomini bianchi». Basta andare nei profili dei grandi marchi, come nell’esempio di Zara, per notare che nessuno è “scomparso”.

Tra i marchi citati nel video c’è LEGO. Negli spot che troviamo sul canale Youtube è possibile osservare come siano presenti tutti, nessuno escluso.

Troviamo anche Coca-Cola che non ha fatto scomparire nemmeno Babbo Natale:

L’account X Radio Genoa

Tra i maggiori diffusori della bufala troviamo l’account X di disinformazione Radio Genoa (ne parliamo qui e qui):

Conclusioni

La narrazione si basa su un video dove sono stati selezionati spot e foto dove non troviamo protagonisti maschi “bianchi”. Un esempio di banale cherry picking per sostenere una bufala, smentita di fatto dalle campagne pubblicitarie dei grandi marchi.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.

Articoli di FACT-CHECKING più letti
leggi anche