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Scioperi, si riaccende lo scontro tra governo e sindacati. Salvini: «Altri 15 previsti a dicembre, pronto a precettare di nuovo»

30 Novembre 2024 - 13:10 Bruno Gaetani
scioperi sindacati salvini landini
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Maurizio Landini (Cgil) rivendica la mobilitazione contro l'esecutivo: «Se le persone non si rivoltano contro le ingiustizie la libertà scompare»

Neanche il tempo di mettersi alle spalle l’ultimo sciopero che già si riaccende lo scontro tra governo e sindacati. All’indomani della mobilitazione generale indetta da Cgil e Uil – che ieri, venerdì 29 novembre, ha portato in piazza a manifestare contro le politiche dell’esecutivo di Giorgia Meloni circa mezzo milione di italiani – è il ministro dei Trasporti Matteo Salvini a tornare all’attacco. «Sono soddisfatto di aver garantito, ieri, il diritto a viaggiare con i mezzi pubblici a milioni di italiani», ribadisce il vicepremier e leader della Lega. Dopodiché, aggiunge: «Il mio impegno non cambia in vista di dicembre, quando si contano già 15 scioperi proclamati, fra cui uno generale fissato il 13 (guarda caso un altro venerdì) a pochi giorni dal Natale. Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini», annuncia il leader del Carroccio.

Landini: «Non c’è libertà senza rivolta contro le ingiustizie»

A rivendicare lo sciopero generale di ieri contro il governo Meloni è invece Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che al congresso nazionale delle Acli racconta un aneddoto relativo al suo più recente incontro con Giorgia Meloni. «Quando sono stato a Palazzo Chigi per la legge di bilancio ho regalato alla presidente del Consiglio L’uomo in rivolta di Albert Camus», racconta Landini. Il significato di quel gesto? «Se la persona non si rivolta di fronte alle ingiustizie non esiste come persona, perché viene cancellato», chiarisce il segretario della Cgil. Il riferimento è alle parole pronunciate nei giorni scorsi dallo stesso Landini, che ha rivendicato la necessità di una «rivolta sociale» contro le politiche del governo. Un concetto ribadito anche oggi dall’evento delle Acli: «Oggi la messa in discussione della democrazia non la danno le persone in piazza per i propri diritti ma chi in Parlamento sta tentando di far passare un decreto che chiama sicurezza ma riduce le libertà e gli spazi delle persone».

In copertina: A sinistra il ministro Matteo Salvini, a destra il leader della Cgil Maurizio Landini (ANSA)

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