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La tv secondo Pier Silvio Berlusconi: «Sanremo qui? Vedremo, ma spero rimanga in Rai»

12 Dicembre 2024 - 13:05 Stefania Carboni
pier silvio berlusconi
pier silvio berlusconi
L'amministratore delegato di Mfe-Mediaset ha salutato la stampa a Cologno Monzese. Tra una bordata contro l'idea della Lega sul canone e l'analisi dello share aggiunge: «Giambruno in video? Vedremo, per ora no»

Sulla possibilità di un Sanremo in casa Mediaset, dopo la sentenza del Tar della Liguria che ha giudicato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, Pier Silvio Berlusconi, in un incontro con la stampa, dichiara: «Vedremo. Io penso che Sanremo sia un pezzo di Rai, ma allo stesso tempo che la Rai sia il vero motore e la vera forza del Festival di Sanremo. Quindi da italiano mi auguro che Sanremo rimanga in Rai, punto. Quello che succederà vedremo». «Mi sembra che la situazione sia davvero ancora troppo fumosa per poter esprimere un giudizio», ha aggiunto l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset. “Onestamente non ho ancora capito cosa stia succedendo – precisa – non mi pongo la domanda: penso che riguardo a certi ambiti sia necessario essere rispettosi». «Per me – ha continuato – Sanremo oggi è un pezzo di Rai per cui non mi pongo la domanda. Se mai un domani dovesse essere sul mercato veramente un oggetto da considerare in ottica commerciale, lo valuteremo con l’atteggiamento giusto che è quello di un’azienda commerciale che valuta costi e ricavi. Ma a oggi non mi pongo nemmeno la domanda: per me è un pezzo di Rai importantissimo».

L’affondo all’idea leghista: «Diminuire il canone? Una mossa di propaganda»

«Penso che la proposta di diminuire il canone sia una mossa di propaganda», ha risposto Berlusconi, commentando la proposta presentata dalla Lega per ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. «Lo dico sorridendo – ha aggiunto – perché ho un ottimo rapporto personale con Salvini. Se togli 20 euro dal canone, togli 430 milioni dalla fiscalità generale: togli da una tasca prendi dall’altra, non cambia un granché. Tra l’altro la fiscalità generale finanzia voci importanti come la sanità e le pensioni. Mi sembra anche meno chiaro e trasparente nei confronti degli italiani». «Ma la politica è la politica, ci sta anche fare propaganda. Il canone è qualcosa che per il cittadino può essere antipatico, ma tutte le tasse lo sono. Però svolgono una funzione importante», ha sottolineato. «Penso che veramente la politica italiana dovrebbe mettere un occhio di riguardo nei confronti della Rai e del sistema dell’audiovisivo. L’Italia è il Paese in ci si investe di meno pro capite a livello europeo, c’è tanta confusione, è un settore importante. La Rai da questo punto di vista è al centro di tutto. Una Rai forte, una Rai che rappresenta l’Italia è troppo importante», ha continuato Pier Silvio Berlusconi.

«Giambruno in video? Per ora no»

Andrea Giambruno «è responsabile di un segmento importante che è ‘Diario del giorno‘, credo che questo sia più importante di andare o meno in video. Ci tiene? Vedremo, ma è un giornalista Mediaset, di sicuro tornerà in video. A oggi non ci sono progetti specifici che lo riguardano, ma penso che lui debba essere contento di lavorare a un prodotto di cui è responsabile», ha dichiarato l’ad. «Se c’è un tipo di atteggiamento nei confronti di Giambruno e non solo, è un atteggiamento protettivo, non è un atteggiamento negativo», ha continuato. Rispetto all’intervista, la prima televisiva, di Giambruno come ospite della trasmissione Dritto e Rovescio su Rete4, Berlusconi ha detto che è normale che «un giornalista andasse prima in un programma di Mediaset».

«Per Striscia è un momento faticoso. Ho fiducia in Ricci»

Sul calo degli ascolti di Striscia la notizia Berlusconi commenta: «È innegabile che oggi Striscia sia in un momento faticoso. Con 37 anni di storia in passato è anche abbastanza normale, succede». «È innegabile però – ha proseguito – che sia molto faticoso partire con prodotti con un divario così importante rispetto alla concorrenza di Rai1. Io parlo con Antonio Ricci, abbiamo un ottimo rapporto. Sono fiducioso che lui trovi la strada per tornare a crescere. In qualche modo con il cambio di conduzione è già successo nelle ultime due sere e quindi conto di continuare a lavorare con Ricci». «Poi in futuro chi lo sa: che in futuro ci possano essere anche degli altri prodotti, un’alternanza di prodotti come avviene nel preserale sia per noi che per la Rai, questo non lo escludo. Ma onestamente a oggi io conto sul lavoro che Antonio Ricci sta facendo per rialzare almeno di un po’ i risultati di Striscia la notizia», ha concluso Berlusconi.

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