In Evidenza GazaLos AngelesTrenitalia
POLITICAAutonomia regionaleCorte di CassazioneLegaPunti di VistaRoberto Calderoli

Referendum contro l’autonomia regionale, Calderoli non la prende bene: «C’è una talpa nella Cassazione»

12 Dicembre 2024 - 17:21 Felice Florio
Il ministro leghista denuncia la mancanza di «leale collaborazione tra gli organi dello Stato»

La Corte di cassazione ha ritenuto ammissibile il quesito referendario per abrogare l’autonomia differenziata introdotta dal governo Meloni. Adesso, l’ultima valutazione spetta alla Corte costituzionale, che dovrà esprimersi entro il 20 gennaio. In caso di esito positivo, i cittadini potranno andare alle urne per cancellare la legge che porta il nome del leghista Roberto Calderoli. Oppure disertare quei seggi, come invita a fare Luca Zaia: «Chi crede nell’autonomia non dovrà andare a votare. Dato che il referendum ha il quorum, mi pare logico». Tornando al ministro per gli Affari Regionali, ospite oggi – 12 dicembre – ad Atreju, in un primo momento si dice «contento» della notizia perché così «decidono i cittadini». Poco dopo, però, emergono i primi fastidi verso la Cassazione. Non per la decisione in sé, ma per la mancanza di «leale collaborazione tra gli organi dello Stato».

Calderoli è «rammaricato» poiché non ha ricevuto «l’ordinanza della Cassazione» sul referendum, «io che sono un ministro e rappresento un’istituzione», ma ha appreso la notizia dalla stampa. «C’è una talpa nella Corte che ha passato ai giornali la notizia. Questa non è leale collaborazione tra gli organi dello Stato. Se questo Paese vuole fare le riforme, bisogna che sia chiaro il sistema dei pesi e dei contrappesi, perché se i pesi sono stati votati ma i contrappesi sono sempre gli stessi non si riesce a fare più niente».

Articoli di POLITICA più letti
leggi anche