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Esplosione fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano, due arresti dopo la morte dei tre operai

04 Aprile 2025 - 09:39 Ugo Milano
sara aurora esposito samuel tfaciu ercolano fuochi d'artificio
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Le misure cautelari sono state disposte nell'ambito dell'indagine sull'esplosione del 18 novembre scorso, nella quale hanno perso la vita Aurora e Sara Esposito, e Samuel Tafciu

Due persone sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta sull’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio avvenuta cinque mesi fa a Ercolano (Napoli) nel corso della quale sono morte due gemelle di 26 anni e un ragazzo di 18. A disporre le misure cautelari è stato il giudice per le indagini preliminari (Gip) su richiesta della procura di Napoli. Gli indagati devono rispondere di diversi reati relativi a quanto avvenuto lo scorso 18 novembre al civico 94 di via Patacca, a Ercolano, dove persero la vita i tre giovani. A eseguire gli arresti sono i carabinieri di Napoli e di San Giuseppe Vesuviano in un’operazione scattata all’alba di oggi, 4 aprile 2025. Si trova già in carcere Pasquale Punzo, proprietario della palazzina saltata in aria.

L’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio di Ercolano

La tragedia ha avuto luogo lo scorso 18 novembre. Una potente deflagrazione ha sventrato la palazzina della periferia di Ercolano all’interno della quale era stata allestita una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio. È stata proprio la polvere da sparo necessaria a fabbricare il materiale pirotecnico a ingigantire l’esplosione. A causa dello scoppio e dei successivi crolli hanno perso la vita Aurora e Sara Esposito – sorelle gemelle di Marigliano che lavoravano nella fabbrica per supportare la famiglia -, e Samuel Tafciu, 18enne di origine albanese che quando si è verificata la tragedia era al suo primo giorno di lavoro.

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