Sophie Codegoni e lo stalking di Alessandro Basciano: «Mi mandava la foto di dove ero. Mi scriveva: “put.. ti tolgo la bambina”»


Sophie Codegoni, 23 anni, influencer, ha denunciato il suo ex Alessandro Basciano per stalking. Basciano, 35 anni, ha cominciato a lavorare come modello da giovanissimo. Nel 2019 ha partecipato a «Uomini e donne» e l’anno dopo ha preso parte a reality «Temptation Island». Nel 2021 è stato nel cast del «Grande Fratello Vip» dove l’ha incontrata. È poi diventato un noto dj puntando molto sulla pubblicità grazie ai social network. Ora ha il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri e quello di comunicazione con lei e con la figlia. E dovrà indossare il braccialetto elettronico. Lei parla oggi in un’intervista al Corriere della Sera.
La cosa giusta
«So di aver fatto la cosa giusta, ma sto vivendo un inferno», esordisce nel colloquio con Maria Volpe. Al polso ha un orologio: «Me l’hanno dato i carabinieri, lo scorso dicembre, in virtù della mia situazione di vittima di stalking. Grazie a questo, le forze dell’ordine sanno dove sono e se clicco un tasto arrivano le pattuglie. Mi sento più tutelata e protetta con questo. Prima che arrivasse, avevo preso un bodyguard, ma non ce la facevo più economicamente a sostenere i costi. Sono stati mesi durissimi, avevo tanta paura».
Codegoni racconta che dopo il reality i due hanno iniziato una convivenza: «Finché sono stata lì è andato tutto bene, lui aveva il controllo totale su di me». A maggio 2023 nasce la piccola Celine Blue. «Lui era sempre via per lavoro e io ero sola con la bambina. Poi ho scoperto i tradimenti e sono tornata dalla mia famiglia a Milano. A settembre ci siamo separati. Ed è cominciato l’inferno».
L’inferno
Ovvero: «Ovunque io andassi, lui lo sapeva e mi mandava la foto di dove ero. Mi scriveva: “put.. ti tolgo la bambina”. C’era gente che mi controllava fuori dalla mia porta di casa. Così a dicembre 2023 denuncio». A quel punto lui la convince che cambierà e tornano insieme: «Ma presto ho capito che sarebbe stato un altro fallimento. Io avevo il mio lavoro, i miei amici, tutte cose per lui insopportabili. Mi diceva sempre: “Io devo essere la tua priorità, qualunque cosa tu stia facendo, se io ti chiamo devi mollare tutto. E se non mi rispondi al primo squillo, faccio un casino”». E ancora: «Se gli dicevo addio mi mandava messaggi dicendomi che si sarebbe impiccato, con tanto di foto».
L’aggressione
Poi lo scorso novembre Basciano «ha aggredito e spaccato la macchina ai miei amici. Mi chiama e mi dice: “Ho appena ammazzato di botte il frocio tuo amico, ora arrivo e ammazzo anche te”. Sono tornata a denunciare». Il 21 novembre l’arresto e subito dopo la scarcerazione: «Credo sia riuscito a far credere che io esageravo: ha presentato screenshot di alcune mie frasi positive, omettendo il resto. Ho sentito su di me gli sguardi dubbiosi della gente. È stata durissima. Però dopo la scarcerazione, in Procura mi hanno ascoltato per 5 ore. Ho consegnato il mio telefono e l’hanno tenuto 48 ore, così hanno visto e letto le chat di 3 anni di rapporto tra me e lui. Quando mi hanno ridato il cellulare ho saputo dai miei avvocati che hanno detto: “Abbiamo capito cos’ha vissuto, è tutto più infernale di quanto sembrava”».
Svuotata
Ora si sente svuotata: «Piango sempre. Non ho mai dato peso agli haters, ma oggi ogni parola è una ferita. Ma per mia figlia e per il mio lavoro devo sorridere e far vedere che sono felice».