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Damiano David, il trauma di una rottura «segreta» dietro il debutto da solista: «I Maneskin? Torneremo insieme e sarò un artista migliore»

11 Maggio 2025 - 17:09 Gabriele Fazio
Il cantante romano presenta l'album Funny Little Fears e prepara il tour mondiale: «Questo processo mi ha aiutato a trovare il mio potenziale completo»

«Sono capace senza la band? Senza la loro fiducia e il loro sostegno?», Damiano David, frontman dei Maneskin, alla vigilia del proprio debutto solista con l’album Funny Little Fears il prossimo 16 maggio, confessa i suoi dilemmi in un incontro con la stampa. «Ma – aggiunge – poi ho capito che le due cose vivono vite separate, non sono cose che metto a confronto, sono due parti ugualmente reali per me. Ho 26 anni, sono cambiato e mi auguro di cambiare nei prossimi. Questo processo mi ha aiutato a trovare il mio potenziale completo, quando si tornerà alla band sarò un artista migliore». Prima di passare oltre dunque, i fan dei Maneskin possono tirare un sospiro di sollievo: la band ha un futuro, tornerà a suonare assieme: Damiano David nel corso della conferenza stampa ha più volte fatto riferimento al futuro insieme a Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio, sbilanciandosi senza indugi. Anzi, assicura che il pop dal sapore internazionale che caratterizza Funny Little Fears non influirà su quello decisamente più rock della band romana: «Il suono della band – dice – quando torneremo sarà quello della band, naturalmente maturato e cambiato grazie alle esperienze individuali. In questo disco ci sono solo le mie influenze musicali, per questo motivo suona diverso. Poi – aggiunge ridendo – non avrei mai potuto rubare a casa mia».

«Una donna mi ha portato via la mia identità»

Il disco, composto da quattordici tracce, nasce da una necessità che Damiano David ha individuato in maniera netta: «Ho sempre avuto l’idea di fare un album da solo, ma in questo caso la necessità di farlo è nata da un sentimento forte, dal sentirmi in qualche modo sbagliato e non sapermi leggere e correggere». Ma, attenzione, per chi segue appassionatamente la cronaca rosa, la vera rottura che ha stimolato l’esigenza di buttare giù una serie di canzoni (pare siano in totale una settantina) con delle caratteristiche del tutto personali nasce dalla fine di una storia. «Non quella che tutti sanno – racconta riferendosi evidentemente a Giorgia Soleri – una cosa segreta», il Maneskin naturalmente non fa il nome ma entra abbastanza nel dettaglio circa come si è sentito in quella circostanza: «Ha rotto completamente la fiducia in me stesso. Mi sono sentito perso, depotenziato, non sapevo chi ero, questa persona mi ha portato via la mia identità. Mi sono sentito tanto tanto solo». A farlo uscire dall’impasse sentimentale, com’è noto, Dove Cameron, nota attrice e cantante americana, e con lei tutto bene: «È la persona che più mi aiuta nel superare le mie paure».

Funny Little Fears

Quello di Damiano David è un album pop variegato, ci sono tanti riferimenti al songwriting americano contemporaneo («Penso che vivere a Hollywood mi abbia influenzato»), ma anche a quello anni ’50. C’è qualcosa degli U2, qualcosa anche dei Beatles, ma soprattutto tanto, ma proprio tanto, amore. L’elemento torna con regolarità quasi in tutti i brani, confermando ciò che ammette candidamente alla stampa: «Per me le relazioni hanno un ruolo fondamentale nella vita, me ne sono reso conto ora che sono più adulto, per me rappresentano il 90% della felicità». Naturalmente si percepisce anche quel che il titolo anticipa, la volontà di affrontare le proprie paure: «Il titolo – svela – è arrivato alla fine dell’album. Volevo mostrarmi in maniera diversa per affrontare cose che avevo paura di affrontare. Le paure sono state un grosso blocco nella mia vita e me ne sono vergognato, questo album mi ha dato l’opportunità di farne una cosa bella. Se guardo al me stesso di un anno fa, mi viene di prendermi in giro per quello che ero».

Un tour mondiale

L’uscita del disco è solo il segnale di start a mesi particolarmente ricchi ed impegnativi. Si parte con una serie di partecipazioni a prestigiosissimi festival, dal Seoul Jazz Festival in Sud Korea al Bonnarooo Music & Arts Festival di Manchester, Tennesse. Prevista la sua presenza anche nell’incantevole cornice del Bilbao BBK Live in Spagna, ma è chiaro che il vero banco di prova da solista sarà il 2 agosto all’Lollapalooza di Chicago. Un mese di pausa e poi via con un tour mondiale che partirà da Varsavia l’11 settembre per poi proseguire toccando ogni angolo d’Europa e degli Stati Uniti, l’Australia, il Giappone, tutto il Sudamerica e poi naturalmente anche l’Italia, una volta a Milano (7 ottobre) e due volte Roma (11-12 ottobre), ma per quanto riguarda le esibizioni in casa propria sono già andate sold out.

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