«Il Papa Leone XIV è stato eletto subito per colpa del cibo che girava a Santa Marta»


Si sapeva che al conclave si mangia male, ma forse i cardinali non immaginavano così male come in questo 2025. Le porpore non sono state entusiaste del self service di Santa Marta, delle penne e del riso in bianco servito, come dei secondi in po’ insipidi (filetto di orata o petto di tacchino ai ferri) e del vino sfuso centellinato per non rendere troppo alcolica la clausura. Hanno borbottato in tanti per la qualità dei pasti. Ma proprio questa sarebbe stata la vera spiegazione della elezione lampo di Robert Francis Prevost. Pur di non tornare alla tavola di Santa Marta i cardinali non sono andati oltre alla quarta votazione, limitandosi a due pranzi e una cena al self service. Lo ha svelato apertamente il cardinale arcivescovo di New York, Timothy Dolan, nei colloqui con la stampa e perfino in scherzose interviste. «Il cibo è stato un ottimo stimolo per fare in fretta», ha spiegato il cardinale newyorkese a Repubblica. Il cibo di Casa Santa Marta, «diciamo solo che è stato un ottimo, ottimo, stimolo per concludere questa faccenda».
La madre di Leone XIV: una bibliotecaria brava in cucina
Forse anche per questo papa Leone XIV sta pensando di tornare a risiedere al palazzo Apostolico dove hanno vissuto i pontefici fino a Francesco, portandosi dietro una nuova cuoca. Anche perché, ricordiamolo, Prevost è stato cresciuto da una buona forchetta. Sua madre, Mildred Martinez Prevost, bibliotecaria, era così brava a cucinare che i sacerdoti facevano a gara per “scroccare” pranzi in casa. Secondo quanto ricostruito da Javi Sanchez su Vanity Fair Martinez, nipote di spagnoli, proveniva da una delle poche gastronomie degne di nota degli Stati Uniti: la Louisiana.