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Vertice Italia-Germania, Meloni dopo l’incontro con Merz: «Amici di Israele, ma non indifferenti a Gaza». Intesa sul no all’invio di truppe in Ucraina

17 Maggio 2025 - 21:04 Ygnazia Cigna
meloni merz vertice
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«Aperto, cordiale e operativo. Ma soprattutto la smentita al presunto disinteresse del governo tedesco a un rapporto con il nostro Paese», così la premier ha definito l'incontro con il cancelliere

Si è tenuto oggi a Palazzo Chigi l’incontro bilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Il colloquio, definito dalla premier «molto aperto, cordiale, ma soprattutto operativo», ha segnato un passo importante nel rafforzamento del rapporto tra Roma e Berlino, in un momento delicato per le relazioni europee e la stabilità internazionale. Dopo il bilaterale, i due leader hanno rilasciato dichiarazioni congiunte alla stampa e parteciperanno a una cena di lavoro. Meloni ci ha tenuto innanzitutto a sottolineare che l’incontro con Merz rappresenta «la smentita più efficace alla presunta assenza di interesse del governo tedesco a un rapporto con l’Italia». Tra i temi centrali, il conflitto in Medio Oriente. «Italia e Germania sono amiche di Israele – ha dichiarato la premier – ma proprio per questo non possiamo restare indifferenti a ciò che accade a Gaza, dove la situazione è sempre più drammatica». Meloni ha ribadito che «non ci possono essere ambiguità: Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi e non c’è futuro per la sua presenza nella Striscia o comunque nello Stato palestinese».

Meloni sui negoziati in Turchia

Sul fronte ucraino, Meloni ha commentato con cauta speranza il recente incontro tra delegazioni a Istanbul: «Non c’è stato un faccia a faccia tra Zelensky e Putin, ma comunque è positivo che le delegazioni si siano viste, ci auguriamo sia un primo timido passo verso un processo di pace». Ha poi elogiato il Papa per l’impegno della Santa Sede: «Esprimo apprezzamento per le parole di Sua Santità Papa Leone XIV, che ha anche messo a disposizione la Santa Sede per futuri negoziati».

I due leader sull’invio di truppe in Ucraina

Il cancelliere Merz, dal canto suo, ha espresso insoddisfazione per l’esito dei colloqui sull’Ucraina: «Non hanno soddisfatto le nostre aspettative, nonostante la massima disponibilità dei negoziatori ucraini». Ha annunciato che «martedì sarà varato il 17esimo pacchetto di sanzioni soprattutto sulla flotta ombra sul Mar Baltico». Infine, Merz ha chiarito: «Non c’è alcuna discussione sull’invio di truppe in Ucraina. È un’ipotesi fuori da ogni realtà politica» perché «non c’è nessun motivo di parlare di questo adesso. Noi in questo momento ci adoperiamo perché si arrivi a un cessate il fuoco, vogliamo che tacciano le armi». Anche Meloni ha voluto spegnere le polemiche sul tema, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di Emmanuel Macron: «Non posso che prendere atto che l’invio di truppe non è più un tema in discussione. Soprattutto ora, siamo disponibili come sempre a partecipare con i partner europei a qualsiasi formato che conduca a una pace giusta e duratura in Ucraina». Ieri, il presidente francese aveva chiarito che la premier aveva fatto «un errore di interpretazione» perché «non abbiamo parlato di inviare truppe, ma di un cessate il fuoco in Ucraina».

«Consigli a Merz su Trump? Non faccio la psicologa dei leader»

Alla domanda di un giornalista tedesco che ha chiesto alla premier che consigli darebbe a Merz in vista di un incontro con Donald Trump, Meloni ha tagliato corto: «Non mi sento in questa posizione, sia perché il cancelliere è un politico di grande esperienza sia perché non faccio la psicologa dei leader internazionali. Credo che ciascuno di noi debba prevalentemente lavorare chiarendo quali sono i propri interessi nazionali».

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