Garlasco. Una foto mai vista prima inguaia Andrea Sempio? Ecco la risposta


Chi ha ucciso Chiara Poggi? Non sappiamo come si concluderà questa vicenda, così come non sappiamo se Alberto Stasi sia stato o meno condannato ingiustamente. In molti, nel frattempo, hanno cercato di tracciare un profilo di Sempio, come accaduto a Mattino Cinque e sul settimanale Giallo, analizzando alcuni suoi post su Facebook e la sua passione per il sistema di combattimento Krav Maga e per i coltelli tattici. Diversamente da altri, basandosi sulle pubblicazioni dell’account X (ex Twitter) del ragazzo, il regista Luigi Grimaldi, che in passato aveva seguito il caso per il programma televisivo Le Iene, ha pubblicato sul proprio canale YouTube un video in cui parla di «una foto mai vista prima che inguaia Andrea Sempio». Una teoria che, alla luce degli elementi attualmente disponibili, non regge. Per spiegarlo, dobbiamo partire dall’account X dell’indagato.
Per chi ha fretta:
- Cosa sappiamo per ora
- L’account X (ex Twitter) di Andrea Sempio
- Il “mistero” della foto “mai vista prima”
- Il corso IFTS e gli esercizi su Twitter (oggi X)
- Cosa non quadra nella teoria del tag
- L’unico collegamento del corso con l’omicidio di Chiara Poggi
Cosa sappiamo per ora
Le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi proseguono e vedono Andrea Sempio come principale sospettato. Secondo quanto riportato dal TG1, sarebbe stata rinvenuta una sua impronta su una parete nei pressi del luogo in cui è stato trovato il corpo della vittima. Intanto, nella giornata di ieri, Sempio non si è presentato all’interrogatorio previsto presso il Palazzo di Giustizia di Pavia, mentre Marco Poggi, fratello di Chiara, ha ribadito l’estraneità dell’amico.
L’account X (ex Twitter) di Andrea Sempio
Partiamo dall’inizio. «Nel passato, venditore. Studente, nel presente. In futuro, astronauta», così recita la biografia dell’account X @AndreaSempio. Creato nell’ottobre 2014, conta appena una ventina di post, alcuni dei quali a prima vista privi di senso.

Nelle ultime ore, in molti stanno commentando (con un certo umorismo nero) un post in particolare: quello del 28 gennaio 2015 in cui condivide un articolo de Il Fatto Quotidiano relativo al caso di una donna morta dopo essere stata segregata dal marito a Pavia.

Il “mistero” della foto “mai vista prima”
«Nei casi di assassini seriali, questa tendenza può sfociare nella scrittura di lettere alla stampa (es. il Killer dello Zodiaco) o nel lasciare messaggi criptici», scrive Grimaldi nella descrizione del video su YouTube.
Ovviamente, il regista non descrive Sempio come un assassino seriale, così come non lo giudica come colpevole del delitto («Prima devo premettere che Andrea Sempio al momento non è colpevole e per lui deve valere il principio di presunzione di innocenza»), ma ciò che ha riscontrato lo porta a porre una curiosa teoria e alcune domande: «A volte, invece, nel caso di assassini meno prolifici, si manifesta in comportamenti più sottili, come l’inserimento del nome della vittima in un contesto apparentemente casuale. E’ questo il caso? Al momento non si sa, ma penso che lo scopriremo presto.».

Grimaldi mostra in video un post di Andrea Sempio pubblicato il 5 novembre 2014, nel quale condivide un link a una sua pubblicazione su Thinglink.com contenente la foto di gruppo degli studenti del corso IFTS. Ciò che incuriosisce il regista è che, nello scatto, una ragazza di nome “Laura” verrebbe taggata con il nome “Chiara”, spingendolo a chiedersi perché Sempio avrebbe compiuto questa scelta.

La pubblicazione su Thinglink.com di Andrea Sempio non risulta attualmente consultabile, poiché è impostata come “privata”, impedendo l’accesso a terzi. Tuttavia, risulta curiosamente salvata su WebArchive nel 2016, rendendo possibile un’analisi del codice.

Grimaldi dice il vero, nella pubblicazione su Thinglink.com è presente un tag su una delle ragazze con il nome “Chiara”. Tuttavia, è molto probabile che non vi sia alcun collegamento con la vittima dell’omicidio di Garlasco.
Il corso IFTS e gli esercizi su Twitter (oggi X)
«twittopureio Hola IFTS ;P» scrive Andrea nel suo primo post sull’allora Twitter, salutando il luogo frequentato all’epoca: il corso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) in comunicazione e media, con indirizzo giornalistico, della Fondazione Le Vele.

Nello stesso giorno (8 ottobre 2014), diversi account pubblicano messaggi simili con l’hashtag #twittopureio. Con ogni probabilità, si tratta di compagni di corso di Andrea Sempio.

#Corsistianonimi è un altro hashtag utilizzato dagli studenti del corso, grazie al quale è stato possibile rintracciare una foto di gruppo condivisa il 5 novembre 2014 dalla giornalista Marianna Bruschi. È questo lo scatto al quale fa riferimento il regista Luigi Grimaldi nel video YouTube dal titolo “DELITTO DI GARLASCO: una foto mai vista prima che inguaia Andrea Sempio?”, pubblicato il 28 marzo 2025.

Cosa non quadra nella teoria del tag
Nel corso era effettivamente presente una studentessa di nome Laura, anche lei iscritta all’epoca su Twitter (oggi X), dove aveva pubblicato, come tutti gli altri, il suo primo tweet contenente l’hashtag #twittopureio.

Tra i #corsistianonimi, però, figura anche una ragazza di nome Chiara. Anche lei, lo stesso giorno (8 ottobre 2014) aveva condiviso il suo primo post con l’hashtag #twittopureio utilizzato dal gruppo.

Analizzando il codice HTML della pubblicazione su Thinglink.com di Andrea Sempio, risultano presenti sia il tag con il nome “Chiara” sia quello con il nome “Laura”. Ecco perché quel tag non risulterebbe collegabile a Chiara Poggi.

Ecco l’elenco completo dei “tag” nella foto:
- SorridoSempreCiao
- OdioSorridoSempreCiao
- MariaCorleone
- Laura
- Peppe
- I bassi vanno davanti (Andrea Sempio)
- Maic
- Pistorius
- 90°
- CapoWA
- Coniglio
- Giudi
- 15enne
- Dennis
- Marra
- Jagermeister
- NuovoCiuffo
- Bush
- Spanglish
- Morde!
- Barbra
- Chiara
L’unico collegamento del corso con l’omicidio di Chiara Poggi
L’unico elemento che collega l’omicidio al corso frequentato da Andrea Sempio riguarda una scelta della professoressa Maria Fiore, giornalista della Provincia Pavese, che avrebbe assegnato come compito un tema sul caso di Garlasco e su Chiara Poggi.