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Michele Morrone e l’attacco al circoletto del cinema italiano: «Avete rotto il ca***»

21 Maggio 2025 - 15:46 Stefania Carboni
michele morrone
michele morrone
Lo sfogo su Instagram: «Gente che "si sente male e ha sofferto" per aver interpretato il ruolo del Duce, ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1,5/2 milioni di euro. Patetici»

«Ringrazio con il cuore Francesca Fagnani per avermi dato l’opportunità di esprimere un concetto a me molto caro. Ciò che ho detto ieri sera al programma “‘Belve” è un pensiero che ho da tempo e credetemi, non solo il solo. Non mi sento parte di un cinema, quello italiano, che se la canta e se la suona da solo, pieno zeppo di pregiudizi nei confronti dei “diversi”, che se non hai studiato alla Silvio D’amico o al centro sperimentale non sei nessuno, se non la pensi con il cuore a sinistra sei solo un fascista, se non usi scarpe Clark e non dai l’idea di essere trasandato, non sei un vero attore». Queste le parole dell’attore Michele Morrone che, intervistato a Belve, aveva dichiarato di «non aver riscontrato negli attori italiani l’umiltà delle star hollywoodiane, che hanno gli Oscar mica i David».

«Si sentono Dei scesi in terra con il lusso di fare la morale»

L’attore è oggi ritornato sull’argomento. «Avete rotto il cazzo – scrive in un post su Instagram – pregiudizi di artisti che fanno i finiti inclusivi democratici, sinistroidi che dopo aver preso un cazzo di David si sentono Dei scesi in terra e si concedono il lusso di fare della morale di sinistra non perché tengono veramente al loro paese, ma semplicemente perché fa figo fare l’attore impegnato nel sociale e nella politica». «Tristi e finti poeti maledetti ubriachi di Rimbaud e Baudelaire, ma con lussuosi appartamenti e villini al mare (Rimbaud non c’aveva na lira). Siete più tristi delle vostre stesse idee», sottolinea l’attore.

L’attacco a Marinelli

E infine la critica verso alcuni colleghi: «Gente che “si sente male e ha sofferto” per aver interpretato il ruolo del Duce, ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1,5/2 milioni di euro. Patetici». «Se davvero volete fare i rivoluzionari – conclude – i Che Guevara 2.0 de noialtri, smettete di fare gli attori, lasciate stare il cinema e scendete in politica, candidatevi e provate veramente a cambiare qualcosa in questo paese, perché dei discorsetti post premiazione David di Donatello. Ci siamo rotti bellamente il cazzo».

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