Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpElezioni comunaliGaza
ESTERIGazaHamasIsraeleMedio OrienteONU

Gaza, l’allarme dell’Onu: 47 feriti durante la corsa agli aiuti umanitari

28 Maggio 2025 - 10:29 Ugo Milano
Si parla di colpi d'arma da fuoco dell'Isf

Circa 47 persone sono rimaste ferite ieri a Gaza a causa dei colpi d’arma da fuoco sparati dall’esercito israeliano, durante un affollato tentativo di accesso a un nuovo centro di distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia. Lo riferisce oggi in una conferenza stampa a Ginevra, Ajith Sunghay, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani nei Territori Palestinesi. «La maggior parte dei feriti è dovuta a colpi d’arma da fuoco dell’Idf», ha dichiarato. Le autorità di Hamas hanno riferito che 17 persone sono state uccise negli attacchi israeliani dall’alba nel nord di Gaza. Tra Rafah e Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, è stato inaugurato un centro per la distribuzione di aiuti umanitari. Centinaia di palestinesi sono arrivati e – al momento – la distribuzione sta procedendo.

L’informativa urgente di Tajani su Gaza

Nel frattempo, in Italia l’attenzione è concentrata oggi sull’aula della Camera dei Deputati, dove il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha tenuto un’informativa urgente sulla situazione a Gaza. L’Aula, con i banchi del governo e dell’opposizione pieni, ha visto la presenza – tra gli altri – del vicepremier Matteo Salvini, del ministro della Difesa, Guido Crosetto, e di esponenti di spicco di tutti i principali partiti, come la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Prima dell’avvio dell’informativa, c’è stato un minuto di silenzio in memoria delle vittime palestinesi e israeliane.

Tajani: «Unica prospettiva sono i due Stati»

Nel suo intervento, Tajani ci ha tenuto a sottolineare che, a suo avviso, «l’unica prospettiva possibile per la pace, l’obiettivo irrinunciabile resta l’avvio di un processo politico che porti a due Stati che convivano in pace e sicurezza». Il ministro ha dichiarato che l’Italia stia conducendo «un’azione a 360 gradi con tutti i nostri partner, a partire da quelli europei e dal segretario di Stato americano Rubio, con cui stiamo portando avanti un’intensa azione diplomatica per riannodare i fili del dialogo e fermare la catastrofe». Non sono mancati riferimenti alla questione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. «Hamas deve liberare tutti gli ostaggi che ancora sono nelle sue mani, che hanno il diritto di tornare alle proprie case». Al contempo, si dice preoccupato per l’antisemitismo. «Come diciamo a Israele di fermarsi e porre fine agli attacchi nella Striscia di Gaza, allo stesso modo dico anche a chi fomenta l’antisemitismo per piccole, miopi convenienze di bottega “Fermatevi! Fermatevi ora!”».

leggi anche