In Lombardia il festival delle scuole: dal rap alla street art, migliaia di studenti in scena


42.600 studenti, 1.750 docenti, oltre 344 scuole coinvolte. Sono questi i numeri raggiunti dal festival LAIVin (Laboratorio Arti Interpretative dal Vivo) 2025 che, da ormai 18 anni, riunisce scuole superiori e Istituti della Lombardia e del Piemonte. Sono numeri che raccontano un progetto non solo educativo, ma sociale e urbano. Fino al 30 maggio è Casalmaggiore, in provincia di Cremona, a ospitare l’edizione 2025, il momento conclusivo di un progetto portato avanti durante tutto l’anno scolastico, promosso da Fondazione Cariplo e coordinato dai teatri Magro e Itinerante. Dal rap alla street art, fino al giornalismo e alle performance in strada: per cinque giorni, studenti e studentesse porteranno in scena il frutto di mesi di laboratori di teatro, musica e performance.

I laboratori del festival
Accanto alle performance teatrali, ci saranno numerosi laboratori per studenti e studentesse, tra cui:
- Street art con l’artista Marco Cerioli per la creazione di un murale collettivo;
- Giornalismo culturale con Giuseppe di Lorenzo di Altre Velocità;
- Scrittura rap con Renato Frattolillo (Febbo), docente di Hip Hop;
- Fumetto con Cristian Capone e La Tana del Coboldo;
- Parkour con il personal trainer Alex Cartagini;
- Teatro urbano e performance outdoor a cura di Teatro Magro;
- Dj Set finale con Ilinix per festeggiare in musica i 18 anni del progetto.

Cinque giorni di spettacoli: il festival delle scuole
Cinque giorni di spettacoli, workshop e laboratori dove gli studenti diventano veri e propri attori, registi, musicisti e performer. Non solo sul palco, ma anche dietro le quinte, negli spazi urbani, nei laboratori creativi. Dalla condizione giovanile alla giustizia sociale, dalla memoria storica alla diversità: sono solo alcuni dei tanti temi che gli studenti hanno scelto di affrontare sul palco. «È importantissimo dare la possibilità ai ragazzi di esprimere il proprio potenziale creativo. Ognuno ha un talento, ma non sempre i ragazzi hanno occasioni per esprimerlo. I laboratori a scuola sono una grande opportunità, perché danno valore ad un momento importante, che aiuta a crescere, a vincere la paura e l’emozione di salire su un palco, a mettersi in gioco davanti ai compagni», commenta Sarah Maestri, membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo e da sempre impegnata su questi temi. «Ecco: mettersi in gioco, nel vero senso della parola, senza competizioni, ma per divertimento, stando insieme agli amici. I laboratori teatrali, musicali o di altre arti dello spettacolo dal vivo non devono essere una competizione, ma devono servire ad esprimere un talento. Poi – chissà – ci sarà anche qualcuno che andrà avanti per quella strada, ma l’obiettivo principale è di dare a tutti i ragazzi l’opportunità di provare, di cimentarsi, senza pressioni, liberamente», conclude.
