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Martina Carbonaro, parla il padre del femminicida: «Chiedo scusa a tutti. Alessio mi aveva detto di non essere coinvolto»

29 Maggio 2025 - 20:56 Alba Romano
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Domenico Tucci, padre del giovane reo confesso del femminicidio della 14enne, ha parlato con i giornalisti davanti alla sua casa ad Afragola: «Pagherà, ma non lo abbandono»

«Chiedo scusa a tutti, non ce lo saremmo mai aspettati, siamo distrutti. Mio figlio è un bravo ragazzo, Martina è stata come una figlia per me e mia moglie. Chiedo scusa a tutto il mondo». Domenico Tucci, padre di Alessio, il 19enne reo confesso del femminicidio di Martina Carbonaro, ha parlato con i giornalisti davanti alla sua casa, ad Afragola, nel cuore di una comunità ancora sotto shock. La vittima, appena 14 anni, è stata uccisa brutalmente dall’ex fidanzato a colpi di pietra. «Alessio – dice – voleva scoprire chi fosse il nuovo ragazzo di Martina. Non era ossessionato da Martina, era innamorato. Stavano crescendo insieme. Vedere che chattava con un altro lo ha sconvolto».

«Non mi ha detto niente»

«Vedevo mio figlio tranquillo – ha aggiunto, citato dal Corriere della Sera – Gliel’ho chiesto: “Alessio, mica hai fatto qualcosa?”. Lui mi ha sempre risposto “no, papà”». Accadeva durante le ricerche di Martina, alle quali hanno partecipato sia Alessio che Domenico. «Non mi ha mai detto niente – specifica – è venuto a casa, ha fatto una doccia. È stato con me fino alle due di notte, mi ha sempre detto che non aveva fatto niente. Poi all’improvviso sono venuti i carabinieri, l’hanno preso e portato via». I cronisti gli hanno inoltre ricordato che la moglie avrebbe avvisato la madre di Martina di stare attenta. «Sì – conferma – le aveva detto così, perché aveva scoperto che Martina frequentava più di un ragazzo».

Il dolore dei genitori di Martina Carbonaro

Intanto i genitori di Martina, Marcello Carbonaro ed Enza Cossentino, faticano a elaborare il dolore. «Lui ha partecipato alle ricerche – racconta il padre – L’assassino di mia figlia era in macchina con me e non lo sapevo. Quando l’ho chiamato mi ha detto che lei aveva preso la sua strada e lui la sua. Dopo averla uccisa, è tornato a casa, si è fatto una doccia, ha mangiato ed è uscito. Come se nulla fosse». Non si dà pace neanche la mamma di Martina, Enza Cossentino, che ieri ha chiesto l’ergastolo per il 19enne: «Si è fatto una doccia, cioè si è tolto i panni sporchi del delitto e non si sa dove siano andati a finire». E aggiunge: «Tre settimane fa ho saputo che Alessio diede uno schiaffo a mia figlia, io avevo una cena a casa e non abbiamo potuto parlare, poi in camera mia figlia ha detto di aver sopportato tanto, pure uno schiaffo, e di aver sbagliato ad accettare queste cose. Mia figlia mi ha sempre parlato bene del fidanzato, ma oggi ho il dubbio che sia successo di più e che lei abbia taciuto».

L’inchiesta

Sul piano giudiziario, l’udienza di convalida del fermo per Alessio Tucci si terrà venerdì 30 maggio nel carcere di Poggioreale. Il giovane, assistito dall’avvocato Mario Mangazzo, è accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. L’autopsia sul corpo della giovane vittima sarà affidata a un perito il prossimo 3 giugno, giorno in cui dovrebbe svolgersi anche l’esame autoptico. I genitori della ragazza sono seguiti legalmente dall’avvocato Sergio Pisani.

Foto copertina: ANSA / CIRO FUSCO | Il luogo dove è stata trovata senza vita Martina Carbonaro, la 14enne di Afragola (Napoli), Napoli 28 maggio 2025

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