La verità di Andrea Stroppa sulla lite Musk-Trump: «Macché, vanno molto d’accordo. Starlink per l’Italia? Quasi tutto il governo è d’accordo»


Elon Musk «non ha assolutamente litigato col presidente Trump». Anzi, i due «vanno molto d’accordo». Parola di Andrea Stroppa, collaboratore dell’imprenditore statunitense, che è intervenuto alla trasmissione di Rai Radio 1 Un giorno da pecora, condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Nei giorni scorsi, la stampa internazionale ha parlato di una vera e propria rottura politica tra Musk e Trump, con il primo che ha criticato la «big, beautiful bill» presentata dai repubblicani al Congresso e che ha annunciato la fine del suo incarico governativo a capo del Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa creato dallo stesso Trump.
La “rottura” tra Musk e Trump
I principali media americani hanno interpretato questi due annunci come un segnale evidente di rottura tra Musk e Trump. Eppure, secondo Stroppa si tratta di ricostruzioni senza alcun tipo di fondamento. «Gli incarichi governativi di quel tipo hanno una scadenza massima di 130 giorni, quindi in realtà è andato a scadenza naturale perché i 130 giorni sono già passati», spiega il referente italiano del fondatore di Tesla e Starlink.
I piani di Starlink in Italia
E a proposito di Starlink, Stroppa assicura che «la stragrande maggioranza del governo è favorevole al suo utilizzo». Lo scorzo marzo, il Parlamento ha votato il via libera al ddl spazio, che secondo le opposizioni rappresenta un vero e proprio regalo dell’esecutivo di Giorgia Meloni all’azienda di Elon Musk. Di recente, il ministro Matteo Salvini ha aperto anche alla possibilità che Starlink fornisca il wi-fi sui treni italiani. A mettersi di traverso sarebbe il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che avrebbe sponsorizzato un progetto per costruire in cinque anni una rete di satelliti alternativa a Starlink. Un’iniziativa che Stroppa, ai microfoni di Rai Radio Uno, commenta così: «Hanno tentato di crearla Apple e Amazon: la prima si è fermata presto, Amazon ha messo a budget dieci miliardi per questa attività per la quale siamo al sesto anno e ha lanciato solo ventisette satelliti di test. Quindi non è proprio semplice farla». Quando Geppi Cucciari e Giorgio Lauro gli chiedono se i piani alternativi a Starlink falliranno, il collaboratore di Musk risponde: «Io me lo auguro».