Gaza, l’Italia si offre per ospitare l’unico figlio sopravvissuto della dottoressa Alaa Al-Najjar. Tajani: «Stiamo capendo se ci sono le condizioni»


«Abbiamo già portato in Italia 130 bambini da Gaza, in totale 170 persone. Ora stiamo cercando di accogliere anche il piccolo Adam, unico sopravvissuto dei dieci figli della dottoressa Alaa al-Najjar». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo alle critiche di Chiara Appendino (M5S), che lo aveva paragonato a Ponzio Pilato. «Non si può speculare sulla sofferenza dei popoli – ha aggiunto Tajani –. Noi ci preoccupiamo di salvare vite umane, non di fare propaganda». Stando a quanto afferma il ministro, «ci sono offerte anche da altri Paesi» per far uscire il bambino da Gaza. «Noi stiamo lavorando con il nostro consolato a Gerusalemme. Stiamo lavorando e siamo in contatto con le autorità palestinesi e italiane e vediamo. Per il trasporto già sono pronti in Regione Lombardia per accoglierlo e curarlo». La stessa Farnesina ha confermato con una nota che il governo Meloni ha dato disponibilità ad accogliere dall’enclave palestinese Adam, che è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Nasser di Khan Younis, uno dei pochi ospedali ancora funzionanti sulla Striscia. «L’Italia è pronta a collaborare con tutte le istituzioni potenzialmente coinvolte, considerando e rispettando le volontà della dottoressa e dei suoi familiari», conclude il comunicato.
L’unico sopravvissuto al raid israeliano
Adam è l’unico dei dieci figli della famiglia al-Najjar ad essere sopravvissuto al bombardamento israeliano del 23 maggio, che ha colpito l’abitazione dei suoi genitori, entrambi medici dell’ospedale “Nasser” di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. La madre, la dottoressa Alaa al-Najjar, era in turno al momento dell’attacco, mentre il padre, Hamdi, gravemente ferito, era appena rientrato a casa dopo averla accompagnata al lavoro. Il piccolo, 11 anni, è rimasto gravemente ferito e si trova attualmente ricoverato. Nel frattempo, la situazione umanitaria nella Striscia si aggrava di giorno in giorno. Gli aiuti arrivano con il contagocce, mentre i raid proseguono incessantemente. Secondo le autorità sanitarie locali, il numero totale delle vittime ha ormai superato quota 53.900.