Il referto trapelato su Imane Khelif non dimostra che è un uomo: cosa dice la scienza


Circola online, ripreso anche da alcuni media, un referto medico che viene attribuito a Imane Khelif, il quale riporta un’analisi cromosomica con risultato 46,XY. Il test, intestato al Dr. Lal PathLabs di Nuova Delhi, indica la presenza di un “cariotipo maschile” su 30 cellule della puglile analizzate. Il documento è reale? Non c’è conferma ufficiale da parte del laboratorio o dalla stessa Khelif. Si potrebbe trattare della prova definitiva per sostenere che sia un uomo? No, lo avevamo già spiegato in passato. Inoltre, basta leggere il documento per comprendere che non riporta con certezza l’effettiva e totale condizione della pugile che fin da piccola, in un Paese come l’Algeria, è stata identificata e riconosciuta alla nascita come femmina.

Il documento genetico: cosa dice davvero e cosa no
L’esito del test, attribuito nel documento a Imane Khelif, riporta che le cellule analizzate possiedono i cromosomi XY. Il laboratorio chiarisce che non sono state osservate anomalie cromosomiche numeriche o strutturali macroscopiche, ma aggiunge che il test non rileva microdelezioni o mutazioni genetiche più sottili, che potrebbero essere alla base di alcune condizioni note come DSD, tra cui rientrano varie forme di intersessualità.

Dunque, il referto non “smaschera” alcun imbroglio o complotto sulla vicenda di Khelif. Di fatto, il documento riporta un dato genetico (XY), ma non dichiara che Khelif sia un uomo e non basta per sostenerlo (come spiegato qui). Al contrario, lo stesso laboratorio invita espressamente ad effettuare una “correlazione clinica” («Results to be clinically correlated»), ovvero una valutazione medica completa che potrebbe considerare anche l’anatomia, gli ormoni ed eventuali sindromi genetiche.

Cosa dice la scienza sul corredo 46,XY e il sesso
Come già spiegato in precedente articolo, possedere un corredo cromosomico XY non equivale automaticamente a essere uomo. Esistono condizioni genetiche rare, come la sindrome da insensibilità agli androgeni (AIS), in cui una persona con cromosomi XY si sviluppa come donna.
All’interno del portale Info Intersex dell’Istituto Superiore di Sanità, nella sezione “Variazioni delle Caratteristiche del Sesso/Differenze dello Sviluppo del Sesso“, leggiamo che «lo sviluppo delle caratteristiche del sesso di ognuno di noi è il risultato di una complessa interazione tra i cromosomi (strutture formate da DNA e proteine contenute in ogni cellula) e gli ormoni (molecole – proteine o steroidi – prodotte dalle ghiandole endocrine e rilasciate nel sangue)». Si tratta di conoscenze note da oltre un decennio, come riportato in un articolo de Le Scienze del 2007 dal titolo «Non solo i cromosomi stabiliscono il sesso».
Come spiegato in una pubblicazione realizzara dal Dott.Antonio Balsamo (pediatra, endocrinologo esperto in differenze dello sviluppo del sesso), Silvano Bertelloni (pediatra), Franco D’Alberton (pediatra) e Giacinto Marrocco (chirurgo pediatrico), ci sono diverse condizioni che possono portare a «uno sviluppo sessuale diverso da quello atteso in base al cariotipo di partenza». Infatti, «chi si occupa di “differenze dello sviluppo del sesso” sa che alcune persone si trovano a cavallo, nel senso che i loro cromosomi sessuali affermano una cosa, ma le loro gonadi (ovaie o testicoli) ne dichiarano un’altra».
La Società Italiana di Endocrinologia (SIE) ha ribadito, in un post del 2024 durante le polemiche contro Imane Khelif, che in certe condizioni, pur essendo geneticamente XY, l’organismo non risponde agli ormoni maschili, portando a uno sviluppo femminile già in fase embrionale. Per questo motivo, alla nascita, il genere attribuito è quello femminile. Detto questo, Imane Khelif potrebbe possedere i cromosomi XY, ma questo la avvantaggia sportivamente? La SIE sottolinea che non vi è alcuna evidenza scientifica riguardo vantaggi sportivi attribuibili in queste condizioni.
Intersex, alcuni casi noti
Non è la prima volta che un’atleta con cromosomi XY compete in discipline femminili. Maria José Martínez Patiño, ostacolista spagnola, fu esclusa dalle gare perché risultata 46,XY, salvo poi essere riammessa dopo aver dimostrato di essere affetta da sindrome da insensibilità agli androgeni (AIS), senza ottenere successi.

Esistono anche casi noti nel mondo della moda. La top model belga Hanne Gaby Odiele, ad esempio, ha rivelato pubblicamente di essere nata con sindrome da insensibilità agli androgeni, quindi con cromosomi XY ma corpo femminile in tutto e per tutto.

Tornando a Imane Khelif, se il referto medico, trapelato senza il suo consenso e ormai finito in pasto ai suoi detrattori, non risultasse falso e confermasse un corredo cromosomico XY, la sua condizione potrebbe essere assimilabile a quella di molte altre persone intersex. La pugile dovrebbe sottoporsi a ulteriori controlli per conoscere la sua eventuale condizione. Considerando quanto riportato in questo articolo, Imane Khelif non potrebbe essere identificata come “uomo” né accusata di aver mentito sul proprio sesso fin da piccola.