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Riaperto il caso di Maddie McCann, nuova svolta dopo 18 anni sulla bimba scomparsa in Portogallo: nuove ispezioni in due pozzi

Maddie McCann, nuove ricerche
Maddie McCann, nuove ricerche
Ripartite in queste ore le indagini su mandato della polizia tedesca. Si cerca nella stessa zona in cui è scomparsa la bambina nel 2007. La polizia portoghese è tornare a cercare tracce della bambina in una zona già perlustrata in passato. Perché stavolta gli inquirenti sono convinti di ritrovarla

Arriva una svolta nel caso Maddie McCann, la bambina britannica scomparsa nel 2007 quando era in vacanza con la famiglia in Portogallo e per il quale non c’è ancora nessun colpevole. La polizia portoghese, su richiesta degli inquirenti tedeschi, ha già iniziato le ricerche nella zona di Praia da Liza, nel Portogallo meridionale, la stessa che era già stata oggetto delle prime ricerche. Gli inquirenti tedeschi sospettano già dal 2020 che l’uomo che ha rapito e poi ucciso la bambina sia Christian Brueckner, un 47enne tedesco già detenuto per reati sessuali. Gli inquirenti hanno ora ripreso le ricerche perchè l’uomo potrebbe presto tornare a piede libero.

Perché sono ripartire le ricerche

I primi sospetti su Christian Bruckner risalgono al giugno del 2020, quando le autorità tedesche rilasciarono una nota per confermare i loro sospetti che la bambina fosse morta e che il principale sospettato fosse un uomo tedesco di 43 anni già detenuto nelle carceri tedesche. Negli ultimi giorni non sembrano essere emersi nuovi indizi che andrebbero nella direzione di Bruckner, se non quelli già noti, ma che comuque non sono stati sufficienti per incriminarlo. Oltre che per i suoi precedenti, il 43enne è tra i principlai sospettati per il fatto che vivesse a Praia da Liza fino al 2007, per un telefono cellulare di sua proprietà rintracciato nei pressi dell’alloggio della famiglia la notte della scomparsa e per il ritrovamento di alcuni hard disk appartenenti all’uomo che contengono immagini definite dalle autorità come «malate». Non ultima, la presunta confessione che Bruckner avrebbe fatto ad un suo compagno di cella nel 2024.

La zona già battuta in passato

La polizia portoghese porterà avanti le ricerche fino a venerdì 6 giugno. La zona interessata è caratterizzata da almeno una ventina di piccoli fondi rurali, ricca di pozzi, cisterne e ruderi, quella nei pressi di Lagos, in Algarve, dove la polizia giudiziaria portoghese è tornata in queste ore alla ricerca di indizi sulla scomparsa di Maddie McCann. Nella zona, a quell’epoca, abitava anche il principale sospetto, Christian Bruckner, il quale sta per scontare interamente la sua pena in Germania. Secondo quanto riportato oggi dai media portoghesi, circa l’80% della zona interessata dalle attuali ricerche era già stata ispezionata a più riprese, l’ultima nel 2023. Sul posto anche gli inquirenti tedeschi, equipaggiati con radar in grado ispezionare il suolo fino a quattro metri di profondità.

Christian Brueckner, il principale sospettato, arrestato nel 2018 a Milano

La scarcerazione a settembre

In passato Brueckner è stato condannato per pedofilia ed è stato arrestato per l’ultima volta a Milano nel 2018. Secondo le ricostruzioni della polizia nel periodo in cui avvenne il rapimento di McCann, Brueckner viveva svaligiando case di vacanza in Algarve e in alcune occasioni avrebbe aggredito sessualmente donne e ragazze all’interno delle proprietà. Attualmente Brueckner sta scontando una pena detentiva di sette anni nel carcere di Sehnde, in Bassa Sassonia, per lo stupro di un’anziana donna nella sua casa di Praia da Luz nel 2005. L’uomo ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento e a settembre finirà di scontare la sua pena e potrebbe essere rilasciato.

In aggiornamento

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