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Doubao: la storia del capibara in fuga dallo zoo che ha resistito per due mesi libero in Cina

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Scappata insieme a due complici subito ritrovati, quando è stata catturata era ingrassata e in buone condizioni di salute. Come avrà fatto?

Si chiama Doubao, che in mandarino vuol dire “Piccolo panino”. Ed è stata finalmente catturata dopo due mesi di latitanza a Yangzhou. Ma non era una criminale: si trattava di una capibara femmina che era fuggita dal suo recinto nel sito turistico di Zhuyuwan all’inizio di aprile, insieme ad altri due “complici”. Che però, evidentemente perché meno furbi di Doubao, erano stati ripresi quasi subito. A ideare e mettere in atto il piano di quello che potrebbe diventare presto un film dal titolo “Capibara in fuga” era stato Bazong, che non a caso significa “Grande Capo”, buttando giù la recinzione in cui i tre erano intrappolati per la gioia dei turisti.

Capibara in fuga

Ma gli addetti alla sicurezza hanno constatato che Bazong del capo aveva la tempra ma non la costanza: l’hanno ritrovato poco dopo a oziare immerso in un lago. Addirittura in dodici si sono mobilitati per la caccia all’altro fuggitivo, forse perché ne temevano il nome: Duoduo (“Nascondino”). Ma anche lui non ha fatto molta strada: l’hanno trovato mentre rovistava in un bidone della spazzatura. Rimaneva Doubao, che invece dimostrava maggiore furbizia rendendosi latitante per due mesi. Tanto che lo zoo a maggio ha persino pubblicato la parodia del manifesto di un ricercato che la accusava anche di aver orchestrato la fuga di massa. Che dietro il Grande Capo ci fosse un Piccolo Panino? Cherchez la femme?

«È ingrassata durante la latitanza»

La struttura ha persino messo una taglia per le segnalazioni: riso fritto congelato, una scatola di uova, cimeli del capibara e accesso a vita allo zoo. Sia come sia, la storia raccontata dall’Afp si è conclusa martedì 2 giugno. «La piccola fuggitiva è tornata a casa!», ha annunciato lo zoo sui social media. Doubao, che è grande quanto un bimbo di sei anni, è finita in una delle trappole piazzate nella zona da cui provenivano le sue segnalazioni. Ma gli addetti e i veterinari sono rimasti stupiti di come l’animale abbia vissuto libero senza riportare particolari problemi, almeno a prima vista: è ingrassata durante la latitanza, mentre il suo pelo è rimasto «morbido e lucido». Insomma, «sembra che fuori non se la sia poi cavata tanto male». Chissà come avrà fatto.

Cosa sono i capibara

Il capibara è un grosso roditore originario del Sudamerica, considerato il più grande della sua specie. Tra i suoi parenti più stretti ci sono i porcellini d’india e le cavie delle rocce. Abita le savane e le foreste e vive quasi esclusivamente vicino agli specchi d’acqua. I gruppi che forma possono arrivare fino a cento individui, il che dimostra la sua alta socialità. Viene cacciato per la sua carne, per la pelle e per il grasso. Ed è un’attrazione turistica in paesi come la Cina. Ora infatti un video mostra Doubao mentre cammina avanti e indietro nella sua gabbia. Forse pensa a quanto fosse bella la libertà.

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