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Uccise la figlia di sei anni lanciandosi con lei dal nono piano, assolta Giulia Lavatura: «Incapace di intendere e di volere»

04 Giugno 2025 - 23:29 Alba Romano
Ravenna-assolta-madre-omicidio-figlia-lancio-nono-piano
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La 41enne si era gettata dallo stabile in cui viveva portando con sé la figlia e il cane. Dopo un volo di 28 metri circa, la donna era stata l'unica a sopravvivere. Il verdetto della Corte di Assise di Ravenna

È stata assolta per mancanza di imputabilità perché, come aveva precedentemente stabilito la perizia psichiatrica, era «incapace di intendere e di volere» quando uccise la figlia lanciandosi dal nono piano dell’appartamento in cui viveva a Ravenna. Dopo due ore di camera di consiglio, è arrivato mercoledì 4 giugno il verdetto della Corte di Assise della città romagnola nei confronti di Giulia Lavatura Truninger, la 41enne che la mattina dell’8 gennaio 2024 si era gettata dello stabile di via Dradi portando con sé in braccio la figlia Wendy e la barboncina Jessy. Dopo un volo di 28 metri circa, la 41enne era stata l’unica a sopravvivere, forse trattenuta nella caduta dalle impalcature che in quel periodo cingevano l’edificio.

«Socialmente pericolosa soprattutto per se stessa»

I magistrati hanno però ritenuto la donna «socialmente pericolosa» soprattutto per se stessa. Perciò è stata disposta la libertà vigilata per almeno un anno nella struttura individuata dal centro di salute mentale dove tuttora si trova ricoverata con il divieto di uscirne se non accompagnata dal personale e l’obbligo di sottoporsi alle terapie. La decisione dei giudici ha ricalcato la richiesta sia del Pm Stefano Stargiotti che dell’avvocato difensore Massimo Ricci Maccarini. In aula la Lavatura non c’era; erano presenti il padre – accusato in uno status su Facebook dalla figlia di essere «violento ed aggressivo» – e una zia dell’imputata, oltre all’avvocato Massimo Moriglioni che rappresenta il marito in qualità di parte offesa. 

Foto copertina: ANSA / FABRIZIO ZANI | La polizia sul luogo della tragedia avvenuta in via Dradi, a ridosso del centro, a Ravenna, 08 gennaio 2024

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