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Denisa Adas «soffocata e decapitata». La confessione della guardia giurata, il tentativo di nascondere il corpo: «Perché l’ho uccisa»

05 Giugno 2025 - 11:37 Ugo Milano
denisa paun omicidio decapitazione ricatto
denisa paun omicidio decapitazione ricatto
Il ricatto dietro l'omicidio della escort 30enne per cui ha confessato Vasile Frumuzache. Il corpo senza testa lo avrebbe nascosto nel trolley bianco della donna, poi abbandonato. Sentito anche un italiano, sarebbe stato con la donna nelle ore vicine all'omicidio

Prima il rapporto sessuale, poi l’omicidio nella stessa stanza 101 del residence di via Ferrucci, a Prato, dove si era incontrato con la donna. L’ha soffocata, poi ha decapitato il cadavere e lo ha portato via: la testa in una mano, dentro un sacco dell’immondizia, e nell’altra il resto del corpo, nascosto all’interno della valigia bianca della vittima. Ha abbandonato il trolley nelle campagne intorno a Montecatini Terme, dove è stato ritrovato. Una volta giunto nel giardino di casa, a Monsummano Terme, ha bruciato la testa con legna e benzina. È questa la confessione di Vasile Frumuzache, guardia giurata 32enne arrestato nel pomeriggio di mercoledì 4 giugno per aver ucciso e soppresso il cadavere della 30enne Maria Denisa Adas. L’uomo, come ha raccontato agli inquirenti, avrebbe ucciso la escort «perché mi ricattava».

Il presunto ricatto alla guardia giurata

Frumuzache era un cliente della donna e con lei si era incontrato nel residence di via Ferrucci, dove la donna era solita ricevere i suoi clienti. Dopo un rapporto sessuale, la donna avrebbe – secondo la confessione del 32enne – ricattato l’uomo: «Quando le ho detto che ero una guardia giurata e che ero sposato lei mi ha detto che era in grado di arrivare a mia moglie, grazie all’aiuto di altre persone, e mi ha chiesto 10mila euro in cambio del silenzio», ha detto. A questo punto la guardia giurata avrebbe soffocato la 30enne e ne avrebbe nascosto il cadavere decapitato nella valigia nera della donna.

Il testimone che ha sentito Denisa prima di sparire

È stato lo stesso 32enne a spiegare la dinamica della soppressione del cadavere e a indicare agli inquirenti il punto esatto in cui ha bruciato la testa della donna: qui gli investigatori hanno trovato tracce che verranno ulteriormente analizzate. La procura, poi, avrebbe disposto la perquisizione di un italiano, non indagato, che sarebbe stato in contatto con la vittima tra le 22.09 e le 23.36 del 15 maggio, giorno in cui Maria Denisa Adas era scomparsa dal residence di Prato. L’uomo risulterebbe presente nella struttura in un periodo che, almeno parzialmente, coincide con quello in cui era presente anche Frumuzache.

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