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Nuovo scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. L’Ue prepara nuove sanzioni per colpire Putin: «Abbassiamo il price cap sul petrolio russo»

10 Giugno 2025 - 18:12 Ugo Milano
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Zelensky torna a chiedere aiuto a Stati Uniti ed Europa: «Servono azioni concrete per fermare gli attacchi russi»

Russia e Ucraina hanno portato a termine un nuovo scambio di prigionieri. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca, specificando che si tratta di un risultato dei negoziati che si sono svolti lo scorso 2 giugno a Istanbul. «Il 10 giugno, il secondo gruppo di militari russi è stato rilasciato dai territori controllati dal regime di Kiev», fa sapere il ministero russo. In cambio, è stato restituito un gruppo di militari ucraini alle autorità di Kiev. I soldati russi liberati si trovano attualmente in Bielorussia e saranno presto rimpatriati. Nella seconda tornata di trattative dirette in Turchia, russi e ucraini avevano concordato di rilasciare i prigionieri sotto i 25 anni di età e quelli gravemente feriti e malati.

L’Ue prepara un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia

Mentre Kiev e Mosca continuano a non riuscire a trovare un accordo per la fine della guerra, l’Unione europea prepara il suo diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. «Stiamo aumentando la pressione sulla Russia perché la forza è l’unica lingua che conosce», ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando la proposta del nuovo pacchetto di sanzioni. Tra le novità che Bruxelles chiede di inserire c’è la proposta di «abbassare il tetto al prezzo del petrolio russo», portandolo da 60 a 45 dollari al barile.

Zelensky chiede aiuto a Usa e Ue

Nel frattempo, Volodymyr Zelensky torna a chiedere aiuto a Stati Uniti e Unione europea. Il presidente ucraino ha rivolto infatti un appello ai due alleati invocando «azioni concrete» per fermare gli attacchi russi. «È importante che la risposta agli attacchi russi non sia il silenzio del mondo, ma azioni concrete. Le azioni dell’America, che ha il potere di costringere la Russia alla pace. Le azioni dell’Europa, che non ha altra alternativa che essere forte. Le azioni di altri nel mondo, che hanno chiesto la diplomazia e la fine della guerra e che sono stati ignorati dalla Russia. È necessaria una forte pressione per la pace», scrive il presidente ucraino su Telegram.

Foto copertina: EPA/Olivier Matthys | Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, e Kaja Kallas, alta rappresentante Ue per la politica estera, presentano il diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, 10 giugno 2025

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